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Ogni anno, milioni di animali sono costretti a viaggi infernali di sola andata. Ammassati in camion o navi sia d’estate che d’inverno, spesso senza cibo né acqua, viaggiano per giorni diretti verso il macello o l’ingrasso. Viaggi che diventano interminabili per i tre milioni di animali che, in particolare, vengono “esportati” fuori dai confini dell’Unione europea. In migliaia non arrivano neanche a destinazione: non sopravvivono al viaggio o muoiono in tragici incidenti.

A questa situazione di per sé già molto critica, se ne aggiunge una ancora più grave, quella della macellazione.

In Europa abbiamo una legislazione che impone regole e stabilisce rigide linee guida sul trattamento degli animali al momento dell’abbattimento; quanto invece attende gli animali europei “esportati” fuori dell’UE esce dal nostro controllo, come documentato oramai da anni dalle organizzazioni di protezione animale (tra cui la nostra). Le scene di cui siamo stati testimoni hanno svelato scene di crudeltà inimmaginabili.

La normativa UE attuale

 Secondo le norme attuali UE, i suini possono essere trasportati per 24 ore ininterrottamente e gli ovini e i bovini per 29 ore con solo un'ora di “pausa”. Al termine di tali viaggi è obbligatoria una pausa di 24 ore, ma dopo questa pausa il ciclo può essere ripetuto varie volte finché gli animali non arrivano alla destinazione finale; quindi, possono essere trasportati per diversi giorni o settimane.

Quello che chiediamo

Da anni lavoriamo per mettere fine ai trasporti a lunga distanza, a cominciare da quelli extra europei e siamo favorevoli all’introduzione su base europea di un limite massimo di 8 ore (4 ore per il pollame).

Gli animali andrebbero ingrassati e macellati il più vicino possibile al loro luogo di nascita e il trasporto a lunga distanza sostituito con l’export di carni surgelate. Bisogna inoltre proibire senza se e senza ma il trasporto degli animali gravidi e di quelli non svezzati.

Cosa puoi fare tu per mettere fine a quest’orrore? Abbiamo lanciato una petizione per chiedere alla Commissione europea di rivedere il Regolamento sui trasporti: firma anche tu!

AGGIORNAMENTO del 18/07/2022: A richiesta dei Paesi “Vught” (Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Germania e Svezia), i ministri dell'Agricoltura dell'UE si sono riuniti durante il Consiglio “Agricoltura e Pesca” per discutere della protezione degli animali durante il trasporto. In quella sede, gli stessi Paesi hanno presentato un documento di sintesi sul trasporto di animali nell'UE che illustra i difetti di questo commercio e propone alternative basate su evidenze scientifiche.

Cosa abbiamo fatto

  • Abbiamo indetto una giornata annuale di mobilitazione internazionale contro il trasporto e l’esportazione di animali vivi. Perché la sofferenza degli animali non venga dimenticata. E, anche se negli ultimi tre anni le azioni sono state solo online, i risultati sono stati impressionanti. Solo quest’anno insieme ai nostri sostenitori e partner abbiamo lanciato una tempesta globale di oltre 37.000 tweet, con l’italiano come prima lingua! I tweet con #BanLiveExports sono stati visti da un pubblico potenziale di oltre 41 milioni di persone

  • Aperto una petizione indirizzata al Ministro dell'Agricoltura e al Ministro della Salute con la richiesta di vietare l'export di animali vivi dall'Italia verso i Paesi terzi
  • Nel 2019 abbiamo diffuso le immagini raccolte da Animals International e andate in onda su Striscia la Notizia grazie al servizio di Edoardo Stoppa
Edoardo Stoppa
  • Nel giugno 2018 abbiamo organizzato per il Stop Live Transport Day un evento itinerante con tappa finale a Roma e consegna delle firme di oltre 14.000 cittadini schierati contro il trasporto extra UE
Annamaria consegna le firme
  • Il 13 settembre 2017 abbiamo organizzato il Stop Live Transport: International Awareness Day a Bologna
  • Nell’agosto 2017, gli investigatori di CIWF hanno trascorso 10 giorni al confine tra Turchia e Bulgaria, dove hanno documentato le condizioni degli animali in transito. La nostra video-inchiesta ha ottenuto grande visibilità sui principali quotidiani online italiani
  • Abbiamo raccolto contro i trasporti oltre 176.000 firme con il Cow OnTour, un’iniziativa europea che ha visto una scultura di una vacca a grandezza naturale viaggiare attraverso i paesi dell’UE. Nell’ottobre 2016 eravamo presenti al festival Animali organizzato a Roma da ENPA
  • Nel settembre del 2016, abbiamo diffuso le immagini di vacche gravide trasportate al confine con la Turchia
  • Nell’agosto del 2016, abbiamo diffuso una video-inchiesta sul trasporto di agnelli e vitelli in EU
  • Nel 2016, a causa delle continue violazioni al regolamento in materia di benessere degli animali durante il trasporto, la Federazione dei veterinari europei ha chiesto di porre fine con urgenza alla sofferenza degli animali, e ha preso posizione contro questi lunghi viaggi
  • Siamo riusciti a coinvolgere nella campagna 114 parlamentari europei
  • Abbiamo realizzato due video-inchieste per documentare le sofferenze degli animali esportati in Israele e Gaza
  • Nell’ottobre del 2015, relativamente a dei casi specifici di trasporto di bovini in partenza dall’Italia e diretti in Turchia, avvenuti nel luglio di quell'anno, il Ministero aveva ufficialmente dichiarato che non avrebbero dovuto ricevere l’autorizzazione dal Servizio Veterinario di partenza “in quanto oggetto di una non approfondita e poco ponderata valutazione di conformità”. (Tuttavia, le immagini che abbiamo diffuso nel settembre 2016 e girate nel giugno dello stesso anno, riprendevano carichi di bovini, anche italiani, fermi per giorni al confine turco, in pessime condizioni)
  • Anche grazie al nostro lavoro di denuncia, nell’aprile del 2015, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che la legislazione sul benessere animale relativa al trasporto di animali vivi si applica anche quando gli animali lasciano l’Unione europea. Questa sentenza ci ha consentito di lanciare una petizione contro il trasporto di animali vivi in Turchia e denunciare l’Italia e altri 12 Stati membri per aver infranto le leggi sul trasporto di animali vivi verso la Turchia
  • Nel febbraio del 2015 a seguito della nostra investigazione sul macello di Karantina, Beirut – chiuso dopo le 136.000 firme da noi raccolte – il Consiglio dei Ministri del Libano ha approvato la prima legge di protezione animale nella storia del Paese

Cosa puoi fare

  • Sostenere questa campagna
  • Firmare la petizione contro l'esportazione di animali vivi indirizzata alla Commissione europea che chiede la revisione dell'attuale Regolamento sui trasporti
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