Una minaccia per gli animali e l'ambiente
Il consumo di carne di polpo è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. Per rispondere a questa crescente domanda, che sta gravando sulle popolazioni selvagge, l’industria alimentare sta pianificando di allevarli a scopo commerciale. Ma il polpo è un animale particolarmente inadatto alla cattività, e l’allevamento di questa specie avrebbe gravi ripercussioni sia sul benessere di queste creature affascinanti che sull’ambiente.
I polpi sono estremamente intelligenti e curiosi: amano muoversi ed esplorare il proprio habitat, per cui confinarli in vasche spoglie, come spesso sono quelle dell’acquacoltura, provocherebbe in loro una forte frustrazione. Inoltre, essendo solitari per natura, in condizioni di affollamento potrebbero manifestare comportamenti aggressivi, con il rischio di cannibalismo – senza contare la loro fragilità, per cui si potrebbero ferire facilmente. Inoltre, non esistono attualmente né una legislazione che protegga il loro benessere all’interno degli allevamenti, né metodi scientificamente convalidati per una macellazione indolore.
Come se non bastasse, allevare polpi a scopo commerciale sarebbe insostenibile: essendo animali carnivori, sarebbe necessario nutrirli con mangimi derivati da farina e olio di pesce selvatico, il che graverebbe ulteriormente sulla fauna dei nostri mari, già estremamente sfruttati. E a pagarne le conseguenze non sarebbero solo le popolazioni ittiche: questo sfruttamento avrebbe ripercussioni anche sulle persone che abitano le regioni in cui si trovano gli stabilimenti industriali – principalmente Africa Occidentale, Sud-est Asiatico e Sud America, causando loro ulteriori problemi di sicurezza alimentare. Tutto ciò è incompatibile con gli orientamenti strategici per lo sviluppo dell’acquacoltura previsti dall’UE, che incoraggiano fortemente la riduzione della dipendenza da pesce selvatico per queste attività.
Non possiamo permettere che gli interessi dell’industria prevalgano e mettano a rischio la sicurezza di tutte e tutti noi.
Nueva Pescanova: un piano crudele e insostenibile
L’azienda spagnola Nueva Pescanova ha in progetto di aprire il primo allevamento di polpi a scopo commerciale al mondo nelle Isole Canarie. Questa struttura rinchiuderebbe circa un milione di polpi ogni anno: un milione di vite la cui esistenza sarebbe segnata da sofferenze enormi.
Si tratterebbe di un piano non solo estremamente crudele, ma anche sconsiderato: minaccerebbe la fauna selvatica, l’ambiente e la salute pubblica. Infatti, nonostante Nueva Pescanova dichiari di impegnarsi a tutelare la biodiversità, proteggere gli ecosistemi e promuovere un’economia circolare, la documentazione ufficiale pubblicata di recente dal governo delle Isole Canarie ha dimostrato che questo è tutto tranne che vero: le autorità locali, infatti, hanno espresso serie preoccupazioni per i danni che il piano provocherebbe alla fauna locale, all’ambiente e alla salute pubblica, e ora l’azienda dovrà affrontare un nuovo processo di valutazione ambientale del progetto.
Abbiamo chiesto più volte al governo delle Isole Canarie di respingere questo progetto disastroso e stiamo tutt’ora facendo pressione su Nueva Pescanova perché abbandoni il piano. Nell’ottobre 2023 siamo entrati in azione in migliaia, ma l’azienda ittica spagnola non è ancora ritornata sui propri passi: la battaglia non è ancora vinta.
Cosa puoi fare tu
Firma la petizione per chiedere alla Presidente del Consiglio Meloni e agli altri leader mondiali un Accordo globale per mettere fine all'allevamento intensivo e proteggere i polpi dalla sua minaccia.
Continua a seguirci per sapere come continuare a difendere i polpi dall'allevamento intensivo!
Cosa abbiamo fatto
- Marzo 2024: Anche grazie alle pressioni del nostro ufficio negli Stati Uniti, lo Stato di Washington ha approvato la prima legislazione al mondo per vietare l’allevamento di polpi
- Dicembre 2023: insieme ai nostri supporter, abbiamo inviato oltre 13 mila email al Governo delle Isole Canarie, con le quali cittadini e cittadine hanno fatto sentire la propria voce e hanno espresso la loro preoccupazione per il futuro dei polpi in Europa
- Ottobre 2023: in occasione della giornata mondiale del polpo, con altre 75 organizzazioni ed esperti da tutto il mondo abbiamo inviato una lettera al governo delle Isole Canarie, chiedendo di respingere il progetto di Nueva Pescanova
- Marzo 2023: abbiamo pubblicato un report con Eurogroup for Animals, nel quale abbiamo raccolto le nostre preoccupazioni per l’apertura del primo allevamento di polpi da parte di Nueva Pescanova
- Gennaio 2023: anche grazie alle nostre segnalazioni al governo locale, l’allevamento di polpi Kanaloa Octopus Farm nelle Hawaii – che mascherava la propria operazione commerciale dietro la facciata di attrazione turistica – è stato costretto a chiudere
- Ottobre 2022: abbiamo inviato una lettera all’UE – co-firmata da altre 36 organizzazioni – con la richiesta di vietare per legge in tutta Europa l’allevamento del polpo, una pratica crudele verso gli animali e dannosa per l'ambiente
- Maggio 2022: insieme ad altre importanti ONG internazionali, abbiamo scritto al governo delle Isole Canarie per chiedere di non stanziare i fondi per il progetto dell’azienda spagnola Nueva Pescanova del primo allevamento di polpi
- Ottobre 2021: abbiamo pubblicato il report “Allevamento di polpi: un disastro annunciato”, con il quale abbiamo sottolineato i rischi che deriverebbero dall’allevamento di questa specie, così come le ragioni per cui è inadatta alla cattività