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La revisione della legislazione UE sul benessere animale (condizioni di allevamento, macellazione e trasporto) annunciata dalla attuale Commissione Europea nel 2020 e prevista entro la fine del 2023, rappresenta un’occasione unica per migliorare la vita di milioni di animali ogni anno. Con la strategia Farm to Fork, infatti, l’Unione europea ha introdotto una visione del futuro del sistema alimentare che richiede un importante ripensamento delle attuali norme, obsolete e inadeguate a tutelare gli animali, l’ambiente e la nostra salute.

Tuttavia, negli ultimi mesi si è verificato un cambio di rotta, con la Commissione europea che sembra aver messo in discussione quanto annunciato in precedenza: infatti, non c’è traccia della proposta di revisione delle norme di protezione degli animali in allevamento e al momento della macellazione nel programma di lavoro per il 2024. Anche se è stata pubblicata una proposta di revisione della normativa sul trasporto, la mancanza delle proposte sulle condizioni di allevamento e macellazione è gravissima. Per questo, abbiamo reagito immediatamente, con azioni di pressione mirate a richiamare i decisori politici alla parola data.

Di che leggi parliamo?

La revisione della normativa UE sul benessere animale si snoda in quattro aree:

  1. Benessere animale negli allevamenti
  2. Trasporto
  3. Macellazione
  4. Etichettatura

Che cosa chiediamo alla Commissione UE?

Benessere animale negli allevamenti

  • Eliminazione graduale delle gabbie negli allevamenti entro il 2027

Centinaia di milioni di animali allevati nell’Unione europea sono rinchiusi in gabbie anguste e squallide per tutta o buona parte della loro vita. Chiediamo alla Commissione europea di dare seguito al proprio impegno di mettere fine all’era delle gabbie, in risposta alla richiesta degli 1,4 milioni di cittadine e cittadini UE che hanno sottoscritto l’Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age.

  • Standard specie-specifici per tutti gli animali allevati, pesci inclusi

Ogni specie è diversa e ha le proprie specifiche esigenze: per questo è fondamentale che, sulla base delle ultime evidenze scientifiche, vengano adottati degli standard specie-specifici in grado di rispettarle.

  • Divieto di mutilazioni di routine

Taglio della coda per i suini, taglio del becco per le galline ovaiole, decornazione dei bovini: sono alcune delle dolorose mutilazioni sistematiche a cui sono sottoposti gli animali negli allevamenti intensivi. Chiediamo che vengano vietate.

  • Divieto di alimentazione forzata

Chiediamo che venga vietata in tutta l’UE, come lo è già in molti Stati membri, la crudele pratica di alimentare forzatamente anatre e oche per la produzione del “foie gras”.

  • Riduzione delle densità di allevamento

Negli allevamenti intensivi un gran numero di animali viene stipato in gabbie e capannoni; ciò provoca un profondo stress negli animali che può causare episodi di aggressività e addirittura cannibalismo. Chiediamo che venga promossa una riduzione delle densità d’allevamento, anche per la nostra stessa salute: il sovraffollamento, unito a pessime condizioni igieniche, spiana la strada alla diffusione di zoonosi e di batteri antibiotico-resistenti.

Il regolamento sul trasporto

I trasporti, specialmente se lunghi, sono una fonte di stress per gli animali. Milioni di animali ogni anno vengono costretti a viaggi lunghi giorni o addirittura settimane verso il macello o per essere ingrassati: in questo contesto è difficile, se non praticamente impossibile, risparmiare loro sofferenza.

Chiediamo che il nuovo regolamento preveda limiti sulla durata dei viaggi per tutti gli animali, e che questi siano assoluti.

Inoltre, chiediamo venga vietato il trasporto di animali non svezzati o gravidi, in quanto vulnerabili, e che venga posto un divieto totale sull’esportazione di animali vivi in Paesi extra-UE, dove spesso esiste un alto rischio che vengano trattati crudelmente.

In ultimo, chiediamo che vengano adottati degli standard basati sugli ultimi dati scientifici che tengano conto delle esigenze specifiche di ogni specie, pesci inclusi. Questi standard dovrebbero tenere in considerazione anche le differenze esistenti all’interno della stessa specie.

Il regolamento sulla macellazione

Ogni anno, fra pesci e animali terrestri, vengono macellati nell’Unione europea fino a due miliardi di animali allevati. Purtroppo, attualmente nell’UE è ancora consentito l’utilizzo di metodi crudeli di macellazione e stordimento, causa di profonda sofferenza e stress negli animali.

Chiediamo l’introduzione di norme e standard che limitino lo stress e la sofferenza che gli animali provano durante la fase della macellazione, incluso il divieto di utilizzo di strumenti che causano dolore, come i pungoli a scarica elettrica. In particolare, chiediamo vengano disposte norme specifiche per la macellazione dei pesci.

Al tempo stesso chiediamo che venga vietato l’abbattimento dei pulcini maschi e che venga armonizzato e reso più trasparente il ricorso a deroghe per la macellazione per motivi religiosi.

Etichettatura

I consumatori europei hanno dimostrato, negli ultimi anni, di volere standard più elevati di benessere animale. Un desiderio che resta tuttavia insoddisfatto a causa della mancanza di trasparenza e informazioni sulle condizioni di allevamento, di trasporto e macellazione degli animali.

Per questo, chiediamo un’etichettatura obbligatoria su tutti i prodotti di origine animale che riporti in modo chiaro come ha vissuto l’animale allevato per la loro produzione.

Se vuoi saperne di più, scarica il nostro position paper (anche in versione solo testo), in cui analizziamo questi punti più nel dettaglio.

Cosa posso fare io?

Con la campagna Vote for Animals abbiamo chiesto a chi si è candidato alle prossime elezioni Europee di prendere impegni concreti per il benessere degli animali, aderendo al Manifesto “Anche gli animali votano”.

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Position paper

Se vuoi saperne di più, scarica il nostro position paper, in cui analizziamo questi punti più nel dettaglio.

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