In Emilia-Romagna e Abruzzo sono state recentemente approvate nell’ambito di commissioni assembleari due risoluzioni che impegnano le rispettive Giunte a mettere in campo politiche e strumenti per eliminare le gabbie negli allevamenti.
Si tratta di segnali molto importanti perché indicano l’inizio di un percorso auspicato e richiesto dall’Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age, lanciata da CIWF e attivamente sostenuta da oltre 170 organizzazioni di protezione animale, ambientale e dei consumatori di tutta Europa nel 2018-2019.
Entrambe le risoluzioni, inoltre, fanno riferimento alla transizione verso sistemi con più benessere animale aprendo la via per la discussione e la realizzazione di una reale transizione ecologica verso un allevamento e un’agricoltura più sostenibili.
La Regione Emilia-Romgna come apripista
La Regione Emilia-Romagna ha fatto da apripista con una risoluzione che impegna la Regione a sostenere gli allevatori nella dismissione delle gabbie. La risoluzione, a prima firma di Silvia Zamboni, consigliera dei Verdi e Vicepresidente del Consiglio, radica le proprie premesse nelle richieste dell’Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age.
Zamboni, nel suo programma elettorale, aveva già dato spazio alle problematiche relative agli allevamenti intensivi, sottoscrivendo in esso e impegnandosi a perseguire la vision e gli obiettivi di CIWF. Fra questi, la battaglia contro le gabbie è certamente quella che ha più ricevuto sostegno da diversi gruppi dell’opinione pubblica.
Sono stati infatti 1,4 milioni i cittadini che hanno firmato la petizione europea End the Cage Age, ma anche oltre 100 gli europarlamentari che l’hanno sostenuta, oltre 140 gli scienziati ad avere evidenziato che i sistemi in gabbia sono lesivi del benessere animale e diverse e importanti le aziende che hanno pubblicamente sostenuto l’iniziativa: fra esse Barilla, Ferrero e Fattorie Roberti.
La risoluzione è stata firmata anche da due consiglieri del Partito Democratico, Palma Costi e Stefano Caliandro ed è stata approvata lo scorso 14 maggio.
Silvia Zamboni ha dichiarato:
Con l’approvazione di questa risoluzione l’Emilia-Romagna fa da apripista in Italia per l’attivazione di misure concrete in risposta all’Iniziativa dei cittadini europei, avviando la transizione graduale a modalità di allevamento senza gabbie, in grado di contribuire alla tutela sia della salute degli animali, e quindi dei consumatori, sia della reputazione delle nostre eccellenze alimentari all’estero.
La risoluzione della Regione Abruzzo
La Regione Abruzzo ha seguito, lo scorso 26 maggio, approvando una risoluzione a firma del Vicepresidente Domenico Pettinari, con cui si è impegnata a eliminare le gabbie dagli allevamenti e a eliminare gli allevamenti a carattere intensivo dalla regione.
Anche questa risoluzione si è ispirata a End the Cage Age e impegna la Regione all’avvio di una transizione verso sistemi di allevamento più sostenibili.
Il Vicepresidente Pettinari ha infatti dichiarato:
È arrivato il momento di coinvolgere fattivamente gli allevatori abruzzesi con l’obiettivo di disincentivare gli allevamenti intensivi sostenendo un sempre più massiccio passaggio a metodi di tipo estensivo e improntati sulla sostenibilità ambientale e il benessere degli animali.
Altri segnali positivi
Il dibattito sulle gabbie, a livello regionale, sembra prendere piede. Infatti, in altre regioni, Umbria, Campania e Piemonte, sono state o saranno presentate mozioni per il passaggio a sistemi cage-free.
Nel frattempo, a livello europeo, la Commissione Agricoltura ha appena votato a favore di un divieto dell’uso delle gabbie entro il 2027. Le firme di oltre un milione di cittadini europei hanno generato un’inarrestabile onda di cambiamento che migliorerà la vita di milioni di animali ogni anno.