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Polli al cinema: le vostre impressioni

News Section Icon Pubblicato 08/05/2025

A fine aprile al cinema c’eravamo anche noi: il nostro team, infatti, era all’ingresso di uno dei multisala dove è stato proiettato per più di due settimane il nostro spot sui polli allevati.

Il nostro intento era quello di indagare quanto il pubblico “comune” sia effettivamente consapevole di come i polli vengono allevati in Italia, ma anche aprire anche loro gli occhi rispetto a questo tema e alle più valide alternative che già esistono.

Abbiamo fatto una chiacchierata con spettatori e spettatrici per raccogliere le loro impressioni e cercare di dar voce ai polli allevati intensivamente: guarda il video per sapere come è andata!

Una donna con la maglia di CIWF Italia intervista una ragazza e un ragazzo

La nostra campagna dalla parte dei polli

La nostra campagna “Io conosco i miei polli” nasce per garantire ai polli, gli animali più allevati e consumati in Italia, una vita degna di essere vissuta, libera dalle crudeltà a cui sono sottoposti ogni giorno negli allevamenti intensivi.

In tutta Europa, più di 380 aziende hanno già sottoscritto lo European Chicken Commitment (ECC), un insieme di criteri per incoraggiare le aziende alimentari a adottare migliori standard di allevamento per i polli. Se in Francia i 13 supermercati aderenti rappresentano la quasi totalità della grande distribuzione, in Italia siamo indietro: solo tre di essi si sono impegnati a migliorare la vita dei polli. Per questo, il nostro obiettivo è proprio quello di spronare i principali supermercati italiani a impegnarsi per il benessere dei polli e per farlo abbiamo mobilitato i nostri sostenitori e sostenitrici tramite una raccolta firme e un partecipato crowdfunding. Grazie agli oltre 9000 euro raccolti, abbiamo potuto proiettare nei cinema uno spot per far conoscere la triste realtà dell’allevamento di polli, ma anche la valida (e già esistente) alternativa.

Se vogliamo cambiare le cose, è importante che soprattutto chi consuma carne di pollo sia consapevole che si può chiedere di meglio – per i polli, ma anche per consumatori e consumatrici.

L’importanza dello European Chicken Commitment

Secondo le stime nazionali ufficiali, in Italia vengono macellati mezzo miliardo di polli “da carne”, ogni anno. Di questi, più del 93% proviene da sistemi di allevamento intensivi. Si tratta di un numero enorme di animali, esseri senzienti, costretti a vivere in condizioni di estrema sofferenza.

Dei veri e propri “polli Frankenstein”, selezionati per crescere il più possibile nel minor tempo possibile, a dei ritmi del tutto innaturali, con gravi ripercussioni sulla loro salute; vivono la propria breve esistenza stipati in capannoni sovraffollati, senza poter esprimere i propri comportamenti naturali, il che causa loro forte stress.

Per di più, sia la genetica che le condizioni di allevamento compromettono la qualità della carne, e gli allevamenti intensivi sono luoghi estremamente fertili per virus come l’influenza aviaria, la cui minaccia si fa sempre più sentire a livello internazionale.

Molti polli ammassati in un capannone d'allevamento

Passare a sistemi di allevamento più rispettosi è fondamentale non solo per i polli, ma anche per la salute delle persone. L’ECC, con i suoi requisiti (come l’utilizzo di genetiche a più lento accrescimento, maggiore spazio vitale e più arricchimenti ambientali) può innescare un cambiamento profondo e duraturo nelle filiere di pollo “da carne”.

Con la proiezione del nostro spot, abbiamo avuto la possibilità di mostrare a più di 400.000 persone le condizioni in cui i polli vengono allevati in Italia, e speriamo di aver aperto loro gli occhi sulla differenza che la mobilitazione delle persone può fare.

Se non l’hai fatto, sei ancora in tempo: chiedi anche tu ai supermercati italiani di aderire all’ECC e migliora la vita dei milioni di polli allevati in Italia!

1. Dati su allevamento e macellazione dei polli in Italia da Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica (BDN) (https://www.vetinfo.it/j6_statistiche/index.html#/)

Globe

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