Nei prossimi giorni, in alcuni dei principali cinema di Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Campania, gli spettatori e le spettatrici assisteranno a qualcosa di inatteso prima del film: un breve video che accende i riflettori sulla sofferenza dei polli “da carne” allevati in Italia.
A partire da oggi e fino al 30 aprile, infatti, il video andrà in onda in 30 cinema multisala, per un totale di 332 schermi e un pubblico di oltre 400.000 persone. L’iniziativa nasce nell’ambito della nostra campagna “Conosco i miei polli” per promuovere sistemi più rispettosi del benessere di questi animali.
Una vita di sofferenze
I polli broiler “da carne” patiscono enormi sofferenze nei sistemi di allevamento convenzionali, i cui standard si limitano al rispetto degli insufficienti requisiti minimi previsti dalla legge, secondo cui:
- crescono in capannoni ad altissima densità di animali, fino a 19 polli per metro quadrato*
- sono selezionati geneticamente per crescere il più rapidamente possibile e raggiungere il peso di macellazione nel minor tempo possibile
- sviluppano un petto sproporzionato che ostacola la loro mobilità e provoca una diminuzione del livello di attività, di conseguenza in molti raggiungono il peso dimacellazione non in grado di reggersi in piedi
Esiste un’alternativa
La nostra campagna non mira esclusivamente a sottolineare le principali criticità del sistema di allevamento “convenzionale”, ma a promuovere un’alternativa più rispettosa del benessere dei polli. Nello specifico, CIWF Italiachiede agli spettatori e alle spettatrici di sostenere la richiesta rivolta ai supermercati italiani di aderire allo European Chicken Committment (ECC).
L’ECC, noto come Better Chicken Commitment al di fuori dell’Europa, è un impegno che le aziende possono adottare per migliorare in modo significativo il benessere dei polli durante l’allevamento e la macellazione.
Aderendo all’ECC, le aziende si impegnano a implementare gradualmente i seguenti requisiti nelle proprie filiere:
- rispettare tutte le leggi e i regolamenti dell'UE in materia di benessere degli animali, indipendentemente dal Paese di produzione
- adottare una densità di allevamento massima di 30 kg/m2 o inferiore
- utilizzare razze che dimostrano indicatori migliori di benessere animale, a più lento accrescimento
- migliorare gli standard ambientali, includendo l’uso di luce naturale, fornendo almeno due metri di spazio per appollaiarsi e due substrati per becchettare ogni 1.000 volatili
- in fase di macellazione, adottare lo stordimento in atmosfera controllata utilizzando gas inerte o sistemi multifase
- dimostrare la conformità agli standard di cui sopra attraverso controlli da parte di un ente terzo e pubblicazione di aggiornamenti annuali sui progressi compiuti verso questo impegno
I supermercati italiani sono indietro rispetto ai loro corrispettivi europei: solo Eataly, Cortilia e Carrefour Italia hanno sottoscritto l’impegno, in confronto alla quasi totalità dei supermercati francesi, 9 spagnoli e 7 tedeschi.
Gli oscar per la crudeltà
“Se esistessero dei premi Oscar per la crudeltà sugli animali, gli allevamenti intensivi ne sarebbero protagonisti indiscussi. Eppure, nonostante in questi ultimi anni il benessere animale sia un tema sempre più dibattuto, ancora troppe persone non hanno idea delle reali condizioni di vita negli allevamenti intensivi,” commenta Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia. “Prendiamo ad esempio i polli, che sono la specie terrestre più allevata in Italia. È ancora poca la consapevolezza sulla sofferenza a cui sono costretti questi animali e sulle ripercussioni negative delle condizioni di allevamento sulla qualità della loro carne. Parimenti, i consumatori non sanno che una alternativa migliore esiste, ed è già implementata in tanti Paesi.”
“La nostra campagna nei cinema vuole aprire gli occhi di tante persone sulle conseguenze della selezione genetica a cui sono sottoposti quasi mezzo miliardo di polli ogni anno solo in Italia, e sul fatto che possiamo tutti essere parte del cambiamento, chiedendo ai supermercati condizioni migliori per questi animali, partendo proprio dall’adozione di genetiche più in salute,” conclude Pisapia.
La campagna è stata portata nei cinema anche grazie al contributo di quasi 400 dei nostri sostenitori e sostenitrici che, con oltre 9.000 euro raccolti, hanno reso possibile distribuire il video in una più ampia area del territorio nazionale.
*Calcolo basato sulla media di peso alla macellazione di 2,2 kg per pollo e su un limite massimo di densità fino a 42 kg/m2 come previsto dalla Direttiva 2007/43/CE del Consiglio