Dopo che Washington e altri Stati hanno approvato (o presentato) leggi per vietare l'allevamento commerciale di polpi, una proposta di legge con lo stesso obiettivo è ora in discussione al Congresso degli Stati Uniti.
La proposta al Congresso
Se la proposta sostenuta da entrambi i partiti diventasse legge, gli Stati Uniti sarebbero i primi a vietare l’allevamento a scopo commerciale di polpo a livello nazionale. Il divieto non vieterebbe solo l’allevamento di polpi, ma anche l’importazione di prodotti da polpi allevati.
La legge seguirebbe quella approvata a marzo nello Stato di Washington e quelle attualmente proposte negli Stati delle Hawaii e della California.
Appello ai legislatori
Proprio per questo motivo, guidati dal nostro team negli Stati Uniti, abbiamo unito le forze con 99 scienziati per sollecitare i legislatori statunitensi ad approvare la legge che vieterebbe l'allevamento di polpi. Una lettera congiunta, firmata da scienziati e scienziate provenienti da sette diversi Paesi, tra cui la nostra Senior Science and Policy Advisor, la dott.ssa Elena Lara, è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science.
La scienza è chiara: i polpi sono animali intelligenti e senzienti, e non è possibile garantire il loro benessere in un contesto di allevamento commerciale. Inoltre, tale pratica sarebbe estremamente dannosa per gli ecosistemi marini.
Un movimento in crescita
La lettera riflette un crescente movimento di opposizione all'allevamento di polpi, alimentato dall'indignazione suscitata dalla notizia che la società ittica spagnola Nova Pescanova intende aprire il primo allevamento commerciale di polpi al mondo a Gran Canaria, in Spagna. Il progetto prevede l'allevamento di un milione di questi esseri selvatici ogni anno in vasche sottomarine.
Non lasceremo nulla di intentato per impedire che ciò accada. Il mese scorso, insieme a Eurogroup for Animals, abbiamo pubblicato un report che mette in luce i devastanti impatti ambientali del progetto di Nova Pescanova, preoccupazioni condivise anche dal governo delle Isole Canarie.
Dannoso per animali e ambiente
Come abbiamo sottolineato nella lettera, i polpi possiedono capacità straordinarie: possono giocare, risolvere problemi, utilizzare strumenti, percepire la luce con tutto il corpo e assaporare il mondo attraverso il tatto. Tuttavia, se confinati in spazi angusti, possono diventare schivi e ostili, fino a cannibalizzarsi tra di loro. In natura, si nutrono di crostacei vivi, calamari e naselli, rendendo insostenibile soddisfare le loro esigenze alimentari in cattività.
Oltre alle preoccupazioni legate al benessere animale e alla sostenibilità, i firmatari avvertono che allevare animali carnivori come i polpi danneggerebbe gli ecosistemi marini e non sarebbe utile a garantire la sicurezza alimentare.
La dott.ssa Elena Lara, nostra Senior Science and Policy Advisor, dichiara: “Siamo orgogliosi di far parte della forte comunità scientifica che chiede il divieto di questa crudele industria prima che possa prendere piede. Questa è un’opportunità unica per gli Stati Uniti di diventare pionieri nella protezione dei polpi, dimostrando al resto del mondo che l'allevamento di polpi non può essere permesso.
L'allevamento commerciale di polpi non solo rappresenterebbe un danno per questi animali, ma è del tutto insensato dal punto di vista ambientale. In parole semplici, gli oceani sarebbero più sani se i polpi rimanessero liberi in natura.”