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L’UE fa marcia indietro sul benessere animale

News Section Icon Pubblicato 17/10/2023

L’Unione europea fa marcia indietro sui propri impegni: non c’è nessuna traccia della proposta di revisione delle norme UE sul benessere animale. Si tratta di un vero e proprio schiaffo alla democrazia.

Il programma di lavoro

Nel 2020, la Commissione europea si è impegnata a rivedere la legislazione sul benessere degli animali nell'ambito della strategia Farm to Fork e del Green Deal, ma secondo il programma di lavoro pubblicato oggi, la Commissione non ha incluso le proposte promesse per l’aggiornamento delle ormai antiquate normative di protezione degli animali allevati, impegnandosi a presentare solo una proposta per modificare il regolamento sui trasporti di animali vivi, che sarà pubblicata a dicembre, prima della scadenza dell’attuale mandato. 

Assenti ingiustificate le normative sulle condizioni degli animali in allevamento, sulla macellazione e sull'etichettatura. Manca anche la proposta per il divieto dell’allevamento in gabbia su cui la Commissione si era impegnata, formalmente e pubblicamente, nel 2021 in risposta all’Iniziativa dei Cittadini (ICE) “End the Cage Age”, firmata da 1,4 milioni di cittadini. 

Questo significa che la pubblicazione delle proposte potrebbe passare nelle mani della prossima Commissione, lasciando così miliardi di animali non protetti per gli anni a venire e il futuro delle proposte stesse in bilico. 

Fallimento democratico

Siamo estremamente delusi dal fatto che la Commissione non abbia avuto la volontà politica di impegnarsi a mantenere la sua promessa, voltando le spalle ai cittadini e alla scienza. Per decenni abbiamo avuto numerosi dialoghi, valutazioni d'impatto e pareri scientifici. Le petizioni, le ICE e l'Eurobarometro speciale del 2016 dimostrano chiaramente che i cittadini europei vogliono di più per gli animali, eppure la lobby industriale, a cominciare da quella zootecnica, continua ad avere il sopravvento. Noi però non ci arrendiamo e continueremo a fare pressione affinché la Commissione europea si impegni a rispettare un calendario chiaro per le altre proposte, a cominciare dal promesso divieto dell’allevamento in gabbia. Il momento è adesso. Non accetteremo altri ritardi,” abbiamo dichiarato insieme a Animal Equality, Animal Law Italia, Essere Animali e LAV.

La scorsa settimana, ci siamo uniti a decine di organizzazioni per la protezione degli animali, diversi eurodeputati e numerosi sostenitori davanti alla sede della Commissione europea a Bruxelles per chiedere pubblicamente alla Presidente Von Der Leyen di pubblicare tutte le proposte di revisione della legislazione sul benessere animale. Gli eurodeputati hanno definito la mancata presentazione delle proposte da parte della Commissione europea un “fallimento democratico”.

attivisti a Bruxelles dietro un cartello con fessure che ricordano sbarre di una gabbia

Anche la famosa etologa e conservazionista, Messaggera di Pace delle Nazioni Unite e fondatrice del Jane Goodall Institute, la dottoressa Jane Goodall, si è unita all'appello e ha chiesto alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen un incontro urgente per discutere della questione.

La battaglia continua

Questo schiaffo dato alla democrazia e alla volontà di milioni di cittadini non ci fermerà. Al contrario, come associazioni siamo determinate a continuare a far sentire la nostra voce. Non ci fermeremo fin quando la proposta di divieto delle gabbie non sarà pubblicata e ciascuna gabbia sarà vuota.

Continuate a seguirci su tutti i canali per le prossime azioni.

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