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Esportazione di animali vivi, l’appello ai ministri UE per il divieto

News Section Icon Pubblicato 23/06/2023

collage di fotografie in cui si vedono persone manifestare contro l'esportazione di animali vivi

Quest’anno, per la Giornata internazionale di mobilitazione contro l’esportazione di animali vivi, decine di migliaia di persone da tutto il mondo sono entrate in azione per accendere i riflettori su questo orribile commercio e chiedere ai ministri UE di fare tutto ciò che è in loro potere per mettervi fine.

 Sono state inviate ben 464.586 cartoline digitali ai 14 ministri UE che si sono espressi contro il divieto di esportazione di animali vivi. Di queste, oltre 46mila sono partite dall’Italia, grazie alla partecipazione di più di tremila persone.

Cittadine e cittadini da tutta Europa hanno ricordato ai ministri le sofferenze a cui sono sottoposti, ogni anno, milioni di animali esportati dall’UE verso Paesi terzi. La mobilitazione per #BanLiveExports ha tenuto banco anche sui social media, con 9.349 tweet pubblicati, per un pubblico potenziale di 10 milioni di persone.

Non solo, alcune associazioni hanno partecipato manifestando in strada, organizzando eventi offline con furgoni pubblicitari e proiezioni. Le nostre voci si sono unite in difesa dei milioni di animali che soffrono a causa di questo crudele commercio. Si è registrata una partecipazione straordinaria: alla giornata di mobilitazione hanno aderito almeno 120 associazioni da 31 Paesi.

Una crudeltà smascherata e inaccettabile

In occasione di questa giornata, abbiamo diffuso delle immagini inedite che mostrano le orribili condizioni in cui gli animali vivi vengono esportati dall’Europa. Immagini che mostravano animali trascinati e presi a calci, ammassati in camion e navi sovraffollati, sporchi e roventi.

Una crudeltà inaccettabile, contro cui ci mobilitiamo da anni e in modo particolare in occasione di questa giornata da noi indetta, quest’anno alla sua ottava edizione.

Questa partecipazione travolgente di persone e associazioni ha superato di gran lunga le nostre aspettative, mettendo in luce come stia crescendo lo slancio e la determinazione collettiva a mettere fine a questo crudele e inaccettabile commercio di animali vivi,” commenta Elena Artico, la nostra responsabile globale delle campagne. “Siamo più vicini che mai a porre fine alla sofferenza di milioni di animali. Paesi come la Nuova Zelanda e il Brasile hanno aperto la strada, ma ora l’UE deve utilizzare l’occasione dell’imminente revisione della legislazione sul benessere animale per rafforzare il regolamento sul trasporto e vietare le esportazioni di animali vivi.”

Il lavoro continua

Proprio in previsione della revisione della legislazione UE sul benessere animale, è cruciale mantenere alta l’attenzione e proseguire la nostra campagna. E oggi possiamo fare un altro passo per avvicinarci al nostro traguardo, mostrando apprezzamento per la scelta di quei ministri UE che si sono espressi a favore di una riforma ambiziosa.

Invia loro un tweet per ringraziarli di essersi schierati dalla parte degli animali:

Globe

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