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Fermiamo l’allevamento intensivo, o rischiamo la prossima pandemia

News Section Icon Pubblicato 12/07/2022

Marion mostra cartello con il numero delle firme

Centinaia di migliaia di persone, tra cui i nostri sostenitori, hanno aderito a una campagna globale per chiedere la fine degli allevamenti intensivi per ridurre il rischio di future pandemie.

La nostra Global Campaigns Manager, Marion Wintergerst, ha partecipato martedì scorso, 12 luglio, a un evento a Ginevra - organizzato insieme a Four Paws, Born Free Foundation e Proyecto Animales Latino América - per consegnare le firme di quasi 600.000 persone ai funzionari dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Con questa petizione i firmatari chiedono che il benessere degli animali diventi una priorità globale per gli Stati membri delle Nazioni Unite nei prossimi negoziati dell'OMS sullo strumento di "prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie".

La nostra petizione e il report dettagliato

La nostra petizione è stata lanciata nel 2020, insieme a un report dettagliato intitolato Is the next Pandemic on our Plate (La prossima pandemia è nel nostro piatto?), che sottolinea come l'allevamento intensivo costituisca terreno fertile per le malattie e un pericolo per l'umanità. La petizione chiede alle organizzazioni più influenti del mondo - tra cui la Banca Mondiale, le Nazioni Unite e l'Organizzazione mondiale della sanità - di porre fine una volta per tutte a questa pratica crudele e distruttiva.

Un totale di 577.639 persone ha firmato la petizione in tutto il mondo. 54.540 di queste firme sono state raccolte da CIWF Italia.

gruppo di persone a Ginevra

La petizione chiede inoltre che l'agricoltura intensiva sia sostituita da pratiche agricole rigenerative che operino in armonia con la natura, consentano agli animali di vivere senza dolore e sofferenza e prevengano il rischio di una futura pandemia. Infatti, come diciamo da sempre, stipare animali a migliaia dentro capannoni chiusi può favorire l'emergere e la diffusione di nuovi ceppi di virus e batteri molto pericolosi per le persone.

CIWF e le altre organizzazioni hanno lavorato a stretto contatto per chiedere un “Trattato sulle pandemie”.

La nostra collega Marion e i rappresentanti delle altre tre ONG hanno consegnato la petizione ai funzionari dell'OMS in occasione di un evento organizzato da Four Paws e intitolato Preventing the Next Pandemic: What substantive elements must be included in a Pandemic Instrument?  (“Prevenire la prossima pandemia: quali elementi sostanziali devono essere inclusi in un piano pandemico?”)

Cambiare il nostro fallimentare sistema alimentare

La direttrice di CIWF Italia Annamaria Pisapia ha dichiarato: “Non ringrazieremo mai abbastanza i nostri sostenitori italiani per avere sollevato questa questione urgente. L'allevamento intensivo è una pratica crudele e pericolosa che mette letteralmente a rischio le nostre vite. Oltre alle inaccettabili sofferenze che provoca a miliardi di animali allevati a scopo alimentare ogni anno, crea anche le condizioni perfette perché le malattie si diffondano, mutino e uccidano gli esseri umani in tutto il pianeta. Quale altro motivo ci serve per mettere definitivamente fine a questo crudele sistema per sempre?

I leader mondiali devono prendere posizione e smantellare il sistema intensivo di allevamento, che ha dimostrato il suo fallimento in tutti i campi. Al suo posto, abbiamo bisogno di un'agricoltura rigenerativa che funzioni in armonia con la natura – un modo di produrre cibo sfami effettivamente più persone, rimedi ad anni di danni ambientali e riduca drasticamente il rischio di una nuova pandemia. Dopo aver visto gli effetti devastanti del Covid-19, non possiamo continuare ad andare avanti in questo modo e rischiare un’altra pandemia. Le conseguenze sarebbero disastrose”.

Globe

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