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News Section Icon Pubblicato 11/10/2018

Il rapporto dell'IPCC

Un nuovo report dell’ONU redatto dall’IPCC chiede ai politici di tutto il mondo di assumersi impegni precisi per diminuire le emissioni di gas serra e incentivare scelte individuali, senza le quali potremmo andare incontro molto presto ad una catastrofe ambientale.

Il report dell’IPCC è il frutto di due anni di lavoro di 91 ricercatori da 44 paesi e lancia l’allarme sull’effetto disastroso che potrebbe innescarsi se continuiamo a consumare e produrre come stiamo facendo ora. Gli accordi di Parigi che mettevano un tetto alla crescita della temperatura a 2° erano ottimisti. In quest’ultimo report gli scienziati invece sottolineano l’importanza di mantenere l’aumento delle temperature entro il 1,5°.

Il peso degli allevamenti intensivi

Tra i maggiori responsabili della produzione di gas serra si trovano proprio gli allevamenti intensivi, che, in base a stime della FAO, generano il 14.5% delle emissioni totali di gas serra.

Le voci principali che concorrono a determinare il dato del 14.5% sono:

  • Produzione del cibo per gli animali allevamenti (produzione di fertilizzanti, distribuzione dei fertilizzanti sui campi, letame, conversione delle foreste in terra per agricoltura)
  • Fermentazione enterica dei ruminanti
  • Gestione e lavorazione del letame

Ognuno è chiamato a fare la sua parte

Una riduzione del 50% del consumo di carne, pesce, latte, formaggi e uova consentirebbe di diminuire l’uso di terra arabile, acqua, energia e pesticidi, come anche le emissioni di gas serra, deforestazione e erosione del suolo. Philip Lymbery, CEO di CIWF International e autore di Famageddon e Dead Zone, due libri denuncia degli impatti dell’allevamento intensivo su ambiente, salute e biodiversità, dichiara:

“Siamo ad un punto di rottura. Dobbiamo assolutamente ridurre le nostre emissioni e il consumo di carne e prodotti lattiero-caseari. E dobbiamo farlo adesso. Le nostre diete ad alto contenuto di carne rendono quasi impossibile raggiungere gli obbiettivi di Parigi. Ma se cambiamo le nostre diete possiamo agire contro il cambio climatico. Se invece ignoriamo questo allarme, saranno non solo gli animali ma anche le persone e il pianeta a patirne le conseguenze.”

CIWF sta denunciando da anni con campagne informative, investigazioni e reportage gli impatti devastanti di questo sistema di produzione del cibo, incentivando i cittadini a dimezzare il consumo di carne, pesce, latte, formaggi e uova. Alle scelte individuali però va associato un cambiamento radicale del nostro sistema di produzione del cibo. E noi stiamo proprio lavorando per questo.

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