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L'allevamento di polpi minaccia ambiente, fauna e salute

News Section Icon Pubblicato 11/04/2024

Allevamento di polpi, nuovi documenti dimostrano che il progetto è una minaccia per l’ambiente, la fauna selvatica e la salute pubblica

Il report ambientale dell’azienda promotrice è stato definito insufficiente e ha svelato l’“ipocrisia” delle rivendicazioni di sostenibilità di Nueva Pescanova

Nuovi documenti rivelano che il primo progetto di allevamento a scopo commerciale di polpi al mondo non solo ignora le problematiche di crudeltà sugli animali, ma è carente anche nella valutazione delle minacce che un simile impianto porrebbe alla fauna selvatica, all’ambiente e alla salute pubblica. Lo sottolineano le associazioni Compassion in World Farming (CIWF), Eurogroup for Animals e Anima Naturalis, facendo appello all’azienda di prodotti ittici Nueva Pescanova perché abbandoni il progetto.

Secondo le associazioni protezionistiche un simile allevamento sarebbe in contraddizione con le rivendicazioni di sostenibilità dell’azienda. Fra i vari punti critici, gli attivisti sottolineano che l’allevamento rappresenterebbe una minaccia per i delfini e le tartarughe che abitano le acque dove questo dovrebbe sorgere, le quali potrebbero essere inquinate dagli scarichi dell’allevamento stesso. A ciò si aggiungerebbero anche le emissioni di CO2. Secondo i documenti di recente pubblicati dal governo delle Isole Canarie, la probabilità che si verifichino simili impatti sono “significativamente alte”.

Nel proprio sito, l’azienda sostiene di essere impegnata a “tutelare la biodiversità”, “proteggere l’ecosistema” e “promuovere l’economia circolare”. Eppure, il report da essa stessa redatto sul progetto di allevamento a Porto di Las Palmas, Gran Canaria, è stato definito come insufficiente dal Governo delle Isole Canarie. La posizione delle autorità locali si basa sulla preoccupazione che l’allevamento potrebbe:

  • minacciare la fauna locale, inclusi cetacei protetti (delfini e focene) e le vulnerabili tartarughe di mare, attraverso l’inquinamento acustico e dell’acqua a causa dalla sua vicinanza a un’area marina protetta (MPA);
  • mettere a rischio la salute pubblica utilizzando l’acqua marina del porto, la cui qualità non è adeguata alla produzione di cibo per il consumo umano;
  • inquinare attraverso le emissioni di CO2, la diffusione di odori sgradevoli, e gli scarichi che potrebbero contribuire in modo significativo alle già contaminate acque portuali;
  • minacciare una specie protetta di alghe – la cystoseira – che è presente nell’area circostante;
  • esaurire ulteriori risorse, inclusa l’energia elettrica, e mettere in atto pratiche insostenibili come l’utilizzo di pesce pescato come mangime e di stabilimenti ad alto consumo energetico.

Intervenendo a nome del team di esperti legali di Legal Natura che ha esaminato i documenti, l’avvocata Maria Angeles López Lax ha dichiarato: “Il report ambientale di Nueva Pescanova era inadeguato, carente delle basilari informazioni per consentire al Governo di valutare l'impatto dell'allevamento su ambiente e salute pubblica. È responsabilità dell’azienda dimostrare che l’allevamento non avrà ripercussioni sulle specie protette o non metterà a rischio la salute pubblica prima che l’autorizzazione possa essere concessa, eppure l'azienda non ha tenuto conto nemmeno delle più elementari di queste problematiche”.

I polpi sono creature uniche, intelligenti e per loro natura solitarie, inadatte alle condizioni di sovraffollamento tipiche degli allevamenti intensivi. In tali circostanze, infatti, aumenterebbe il livello di aggressività, con il rischio che si giunga a fenomeni di cannibalismo. In più, i polpi sono animali carnivori, e pertanto in cattività dovrebbero essere nutriti con pesce selvatico, una pratica insostenibile che aumenterebbe la pressione sulle popolazioni ittiche, già sovrasfruttate.

Nel 2021, CIWF ha pubblicato il report Allevamento di polpi – Un disastro annunciato in cui rivelava le evidenze scientifiche che dimostrano come allevare polpi sarebbe tanto crudele quanto dannoso per l’ambiente. Un anno fa, CIWF e Eurogroup hanno poi lanciato il report Uncovering the horrific reality of octopus farming (Smascherando l’orribile realtà dell’allevamento di polpi): un documento con cui le associazioni hanno risposto al progetto di Nueva Pescanova di allevare intensivamente, ogni anno, fino a un milione di questi affascinanti animali.

Lo scorso anno, in occasione della Giornata mondiale del polpo (8 ottobre), 75 associazioni ed esperti da tutto il mondo – guidate da CIWF ed Eurogroup – hanno fatto appello al Governo delle Isole Canarie perché respingesse il progetto. In quell’occasione, migliaia di persone sono entrate in azione, chiedendo al Presidente della comunità di bloccare l’allevamento di polpi.

La dott.ssa Elena Lara, biologa marina e ricercatrice senior di CIWF, commenta:Non solo questo allevamento di polpi comporterebbe maltrattamenti verso animali per loro natura solitari e intelligenti, e sarebbe insostenibile dal punto di vista ambientale, ma è anche ipocrita che Nueva Pescanova persegua progetti in contraddizione con le proprierivendicazioni di sostenibilità aziendale.”

Keri Tietge, Policy officer di Eurogroup for Animals per gli animali acquatici, sostiene: “Non esiste alcuna giustificazione per l'introduzione di questo nuovo tipo di allevamento intensivo, proprio quando gli esperti della crisi climatica mettono in guardia sull'urgente necessità di cambiare i nostri sistemi alimentari e di adottare abitudini alimentari più sostenibili. Meritiamo qualcosa di meglio di una continua devastazione ambientale per riempire le tasche delle aziende, e questi animali straordinari meritano di meglio che vite ridotte al confinamento e alla sofferenza.”

Cristina Ibáñez, coordinatrice campagne di AnimaNaturalis, afferma: “La nostra società dovrebbe essere in una fase di progresso verso un trattamento più empatico e rispettoso degli animali. Se questa aberrazione dovesse continuare, nonostante il rifiuto della comunità scientifica e di gran parte della società civile, ci troveremmo di fronte a una grave frattura di questi valori.”

Le associazioni si rivolgono ai loro sostenitori perché si rivolgano a Nueva Pescanova sui social, taggando il loro profilo e chiedendo l’abbandono immediato del progetto di costruzione dell’allevamento di polpi.

 

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