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Video inchiesta sulle galline italiane

Nel 2012, il divieto delle gabbie di batteria è entrato in vigore e gradualmente le galline sono state spostate da queste orrende gabbie in quelle cosidette arricchite. E’ stato un enorme passo avanti per il benessere di questi animali. Ma una gabbia è sempre una gabbia!

Il team investigazioni di CIWF International ha valuto vedere quali fossero le reali condizioni di vita delle galline tenute nelle gabbie arricchite. L’inchiesta ha coinvolto 4 paesi europei e il nostro verdetto è che le gabbie “arricchite” saranno pure legali, ma per niente giuste.

La lunga strada verso la libertà

I cambiamenti non avvengono da un giorno all’altro. Sapevamo che il divieto delle gabbie di batteria rappresentava solo il primo passo di un lungo percorso verso il miglioramento delle vite di oltre 382 milioni di galline ovaiole in tutta Europa. Pensavamo che con il divieto delle gabbie di batteria, l’industria avrebbe adottato sistemi di allevamento alternativi, maggiormente rispettosi del benessere degli animali. Ma così non è stato. Ha continuato a fare i propri comodi scegliendo la soluzione economicamente più vantaggiosa a discapito di quella più giusta. Così ancora oggi oltre il 56% delle galline europee è ancora confinata in una gabbia.

Galline in gabbia

Le gabbie arricchite, ovviamente segnano un miglioramento rispetto a quelle di batteria, ma ancora non permettono agli animali di esprimere i loro comportamenti naturali. Una gabbia rimane sempre e comunque una gabbia. Il nostro team investigazioni ha trovato galline senza piume, molte con il becco tagliato (operazione dolorosissima), che passano tutta la loro vita in strettissime gabbie con il fondo in metallo (il pavimento delle gabbie in metallo provoca ferite alle zampe delle galline).

L’arricchimento in queste gabbie è uno specchietto per le allodole. Nulla di più! Le gabbie arricchite sono legali, ma non sono giuste!

Globe

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