La nostra nuova inchiesta sotto copertura svela l’orrore nascosto negli allevamenti di carpe europei. Le immagini che abbiamo raccolto testimoniano, ancora una volta, quanto sia urgente una legge specie-specifica che protegga il benessere dei pesci in tutta Europa.

Riprese scioccanti

Le scioccanti riprese, girate in tre allevamenti di carpe nella Repubblica Ceca, mostrano pesci in vasche sovraffollate, lasciati fuori dall'acqua a boccheggiare, maneggiati bruscamente e feriti. Alcuni di questi pesci vengono poi venduti ancora vivi nelle bancarelle, per poi subire atroci e dolorose morti nelle mani inesperte di consumatori che utilizzano utensili da cucina. Una crudeltà consumata in nome di una cosiddetta tradizione natalizia.

Un vuoto legislativo

Nonostante solide evidenze scientifiche dimostrino che i pesci sono esseri senzienti, in grado di provare dolore e angoscia – riconoscimento anche presente nella legislazione UE stessa – ad oggi non esiste una legislazione specie-specifica che li protegga da queste pratiche crudeli.

Il vuoto legislativo non riguarda solo le carpe, ma tutti i pesci allevati nell’UE. Una cifra enorme, che può arrivare fino a un miliardo di pesci ogni anno, di cui circa 83 milioni in Italia. Una lacuna nella legislazione europea a cui chiediamo urgentemente di porre rimedio e per cui lanciamo oggi una petizione.

L'inchiesta

I nostri investigatori sotto copertura hanno riportato e filmato le seguenti condizioni:

Estremo sovraffollamento e scarsa qualità dell'acqua durante la cattura: le carpe erano ammassate al punto da faticare a respirare, con alcune di loro morte o moribonde visibili in superficie.
Manipolazione brusca e impropria: i pesci venivano lanciati, lasciati cadere dall’alto e sbattuti contro superfici dure.
Esposizione prolungata all’aria: le carpe venivano lasciate a boccheggiare fuori dall’acqua per tempi che potevano arrivare a dieci minuti durante lo smistamento e la pesatura.
Macellazione crudele: gli operatori tentavano di stordire le carpe con oggetti contundenti, ma, poiché ciò era in molti casi eseguito impropriamente, è probabile che i pesci fossero coscienti mentre venivano sgozzati, quindi sottoposti a grande sofferenza.
Vendita di pesci vivi ai consumatori: alcuni consumatori acquistavano carpe ancora vive, consegnate in sacchetti di plastica privi d’acqua, per poi portarle a casa e ucciderle senza alcuna formazione o attrezzatura adeguata, spesso giorni dopo l'acquisto.

Inchiesta svela l'orrore negli allevamenti di carpe dell'UE