La mobilitazione è andata ben oltre il web. In alcuni dei porti più trafficati d’Europa, i team francese e inglese di CIWF sono scesi in campo per lanciare una nuova, potente campagna di sensibilizzazione. Una vasta operazione di affissioni ha preso vita per le strade di Cherbourg, Cork (Irlanda) e Portsmouth (Regno Unito), con l’obiettivo di informare cittadini e passeggeri sulla crudele realtà del trasporto di vitelli via mare.

Alla campagna visiva si sono affiancate proteste dal vivo. Il 14 giugno, membri del team inglese hanno manifestato davanti alla sede centrale di Brittany Ferries a Portsmouth, chiedendo all’azienda di fare un passo indietro e cessare il trasporto di animali vivi sui propri traghetti.

Il 21 giugno, è stata la volta di CIWF Francia che, con il supporto di altre associazioni per la protezione animale, ha guidato una doppia mobilitazione nei porti di Cork e Cherbourg.

Milioni di vittime

Ogni anno, milioni di animali – tra cui vitelli, pecore, capre e suini – vengono trasportati via nave in tutto il mondo. Durante questi lunghi viaggi, affrontano condizioni estreme: sovraffollamento, affaticamento, disidratazione, dolore e stress, spesso senza alcuna protezione legale adeguata. A tutto ciò si aggiunge il rischio di disastri a bordo, come incendi, naufragi, epidemie e blocchi delle rotte commerciali, che possono causare la morte di migliaia di animali in un solo evento.

Le (insufficienti) norme UE

Le attuali norme dell’Unione europea sul trasporto degli animali, risalenti a oltre vent’anni fa, non tengono conto delle più recenti evidenze scientifiche in materia di benessere animale. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha raccomandato importanti miglioramenti: più spazio per gli animali, temperature massime più basse e tempi di viaggio ridotti al minimo.

Nonostante ciò, le nuove proposte di revisione del Regolamento UE sui trasporti, attualmente in esame presso il Parlamento europeo e il Consiglio, rischiano di rivelarsi del tutto insufficienti. Tra le misure più controverse, si propone addirittura di escludere i viaggi via mare dal calcolo complessivo dei tempi di trasporto: una scelta inaccettabile che comporterebbe un’enorme sofferenza aggiuntiva per milioni di animali.

Per questo, CIWF Francia, a nome di oltre cento ONG internazionali, ha presentato una denuncia al Parlamento europeo, chiedendo un intervento urgente per porre fine all'inaccettabile viaggio in mare di 18 ore dei vitelli non svezzati dall'Irlanda alla Francia. La Commissione europea ha riconosciuto che questo viaggio viola le attuali norme sul trasporto.

La grande partecipazione alla campagna e alle proteste contro le compagnie di traghetti degli ultimi mesi conferma che, in tutta Europa e nel mondo, l’opinione pubblica è contraria al perpetuarsi di questi viaggi crudeli. In attesa che i decisori politici dell’UE rispondano adeguatamente a queste richieste, il movimento contro il trasporto di animali vivi continuerà a mobilitare sempre più persone per mettere fine, una volta per tutte, alle sofferenze degli animali vittime di questo commercio.

In strada e online per dire basta al trasporto di vitelli