Da parte sua, in risposta a una recente interrogazione parlamentare sulla sua posizione in merito alla proposta di legge europea per vietare le gabbie, il Governo spagnolo ha mostrato un atteggiamento debole e vago, che sembra più attento agli interessi dell'allevamento intensivo che al benessere degli animali e alla volontà dei cittadini. Una posizione preoccupante, soprattutto se si considera che questo paese è il primo in Europa per numero di animali allevati in gabbia.
Per questo motivo, la coalizione spagnola contro le gabbie ha chiesto alle autorità spagnole di sostenere attivamente le richieste dell’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age a livello europeo e che a livello nazionale vengano attuate senza indugio politiche che diano priorità al benessere degli animali, sostenendo gli agricoltori nella transizione verso sistemi di allevamento più rispettosi e sostenibili.

La Spagna potrebbe diventare un punto di riferimento in Europa se adottasse una posizione coraggiosa e proattiva.

L'Eurobarometro del 2023 ha rivelato che l'89% degli europei è a favore del divieto dell'allevamento di animali in gabbie individuali e che, in Spagna, il consumo di uova da allevamento all'aperto cresce del 12% all'anno, nonostante il 72% della produzione provenga ancora da sistemi intensivi.

Da Madrid a Roma, schierati contro le gabbie

La manifestazione di Madrid per la fine delle gabbie si ricollega idealmente all’evento dello scorso 10 giugno a Roma, che abbiamo organizzato insieme alla coalizione italiana End the Cage Age presso il Senato.

Similarmente a quanto avvenuto poi a Madrid, la conferenza organizzata a Roma aveva visto la partecipazione trasversale di senatori e senatrici di quasi tutti i partiti e si era conclusa con un annuncio importante da parte del senatore che ha ospitato l’iniziativa in Senato, Stefano Patuanelli (MoVimento 5 Stelle). Patuanelli si è infatti impegnato a presentare un disegno di legge per istituire un fondo destinato a facilitare la transizione del settore zootecnico verso sistemi cage-free e i senatori e senatrici presenti si sono impegnati a firmarlo. Tale provvedimento costituirebbe un passo avanti legislativo fondamentale e CIWF, insieme alla coalizione italiana End the Cage Age, continuerà a lavorare per fare in modo che il fondo venga istituito e diventi una misura concreta per favorire la transizione a sistemi senza gabbie.

Entrambi questi eventi – la conferenza presso il Senato italiano a Roma e la manifestazione davanti al Congresso dei Deputati a Madrid –, organizzati dalle coalizioni End the Cage Age dei rispettivi paesi, coordinate da CIWF, si sono svolti in un momento particolarmente significativo.

Nel 2025, la Commissione europea ha rinnovato, attraverso il Commissario per la Salute e il Benessere Animale Olivér Várhelyi, il proprio impegno a rispondere positivamente all'ICE End the Cage Age, affermando che le prime proposte legislative saranno presentate nel 2026. Allo stesso tempo, la Commissione ha lanciato ufficialmente una Call for Evidence che sarà aperta fino al 16 luglio 2025, per raccogliere opinioni, dati e proposte da esperti e parti interessate alla revisione della legislazione europea sul benessere degli animali.

In questo contesto, le nostre azioni volte a raccogliere l’adesione e l’impegno dei politici assumono un'importanza cruciale per ottenere che i governi italiano e spagnolo sostengano la transizione a sistemi che non fanno uso di gabbie, una transizione che migliorerebbe la vita di ben 300 milioni di animali ogni anno.

Come ha dichiarato Annamaria Pisapia, “abbiamo bisogno di maggiore determinazione per porre fine alle gabbie in Spagna, in Italia e in tutta Europa. Gli animali non possono più aspettare”.

Da Roma a Madrid, associazioni e politici chiedono un’Europa senza gabbie