Molte aziende europee si sono impegnate ad eliminare le gabbie dalle proprie filiere di uova entro il 2025. La scadenza è ormai prossima: a che punto siamo? Il nostro Settore alimentare pubblica, oggi, un aggiornamento con una versione semplificata del proprio report "EggTrack".
La classificazione a semaforo
EggTrack 2024 classifica alcune aziende selezionate tra quelle incluse nel report e provenienti da Regno Unito, Francia, Italia, Spagna e Polonia a seconda dei progressi fatti rispetto ai propri impegni ad abbandonare l'allevamento in gabbia nelle proprie filiere di uova entro il 2025. Le aziende sono state suddivise nelle seguenti categorie:
- Leader: il 100% delle uova e degli ovoprodotti/delle uova usate come ingrediente proviene da sistemi alternativi alle gabbie
- In progresso: l'azienda sta progredendo nella transizione ed è sulla buona strada per rispettare la scadenza del 2025
- A rischio: l'azienda rischia di non rispettare la scadenza del 2025
- In ritardo: l'azienda non è trasparente sui progressi fatti o ha impegni parziali.
I progressi delle aziende italiane
In Italia, dove il 66% della produzione avviene in sistemi alternativi alle gabbie, sono state prese in considerazione 23 aziende:
- 11 rientrano nella categoria Leader:
- Aldi Italia, Galbusera, Gruppo Barilla, Lidl Italia e Sammontana hanno già raggiunto l'obiettivo del 100% da qualche anno
- Nell'ultimo anno le due aziende di ristorazione Chef Express e Flunch hanno completato la transizione e migliorato considerevolmente la qualità delle proprie comunicazioni rispetto alle edizioni precedenti
- Nel settore dei supermercati, Bennet ha completato la transizione, mentre Unes ha esteso la propria policy alle uova usate come ingrediente nei prodotti a marchio
- Coop, Conad e Unes rientrano in questa categoria ma con un asterisco, per segnalare che a differenza delle altre realtà classificate come "Leader", il loro impegno non si estende ai sistemi combinati.
- 7 aziende stanno progredendo nella transizione, tra cui Carrefour Italia, Gruppo Ferrero e Gruppo Selex
- 5 aziende sono state segnalate come "In ritardo" a causa di impegni parziali - ad esempio, relativi solo alle uova in guscio, come per Gruppo Pam, IN's Mercato e Metro - o comunicazioni dei progressi poco trasparenti rispetto alle proprie operazioni globali, come nel caso di Autogrill
- Nessuna azienda italiana è stata classificata come “A rischio”.
La situazione in Europa
- Il Regno Unito guida la transizione con il 77% della produzione in sistemi alternativi alle gabbie. Nella classificazione sono state monitorate 40 aziende, di cui 19 nella categoria "Leader", tra cui Waitrose, M&S, Sainsbury's e McDonald's.
- In Francia, dove il 70% della produzione avviene in sistemi alternativi alle gabbie, 10 aziende sono state riconosciute come "Leader", tra cui Gruppo Danone, Pret A Manger e McDonald's Francia; 9 sono "In progresso", tra cui Aldi Francia, Gruppo Casino e il produttore LDC. 12 aziende sono state classificate come "A rischio" e 9 come "In ritardo".
- In Spagna il 33% della produzione avviene in sistemi alternativi alle gabbie e solo tre aziende, GB Foods, Grupo Avícola RUJAMAR e Lidl Spagna, rientrano nella categoria verde.
- In Polonia, la produzione cage-free si attesta al 30%, con solo due aziende nella categoria "Leader": Biedronka e Gruppo Zabka. 5 sono "In progresso", tra cui Carrefour e Lidl.
L'importanza del supporto dell'UE
I progressi delle aziende incluse in EggTrack sono incoraggianti, nonostante manchino ancora all'appello alcune importanti realtà di settore che non hanno condiviso impegni pubblici per l'abbandono delle gabbie. Questi ritardi, insieme alla mancanza di una legislazione a livello europeo, ostacolano e rallentano la transizione. È quindi fondamentale che la Commissione europea porti avanti la sua proposta per l'eliminazione graduale delle gabbie, per sostenere e consolidare i progressi compiuti dalle aziende alimentari e per consentire ai produttori europei di uova di passare a sistemi senza gabbie adatti al futuro, non solo per le galline ovaiole ma per tutte le specie, compresi i suini e i conigli.
Bianca Furlotti, del nostro Settore Alimentare, ha commentato: “La classificazione a semaforo di EggTrack 2024 mostra progressi promettenti, diversi attori chiave dell'industria alimentare mondiale sono all'avanguardia e il loro impegno entro il 2025 migliorerà significativamente la vita di milioni di galline ovaiole. Tuttavia, alcune aziende mostrano ancora impegni parziali, mentre altre non hanno ancora preso una posizione pubblica sul tema. La responsabilità non dovrebbe però ricadere solo sull'industria alimentare: i governi devono farsi avanti e promulgare una legislazione che sostenga la transizione del mercato e promuova il cambiamento.”