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Gabbie, portiamo la Commissione UE in tribunale

News Section Icon Pubblicato 18/03/2024

una coppia di conigli in gabbia

La Commissione europea dovrà rispondere della mancata proposta di divieto dell'allevamento in gabbia in tribunale: infatti, il Comitato dei Cittadini promotore dell’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age, di cui la nostra direttrice Annamaria Pisapia è membro, ha presentato ricorso presso la Corte di giustizia dell’Unione europea contro la Commissione UE.

La documentazione a sostegno del ricorso del Comitato dei Cittadini è stata inviata alla Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo. 

Una questione di democrazia

End the Cage Age è stata la prima e finora l’unica ICE a ottenere dalle istituzioni UE un chiaro impegno formale. Le ICE sono state introdotte con lo specifico intento di garantire ai cittadini dell’UE una maggiore influenza sui processi decisionali dell’Unione. Per questo, la retromarcia della Commissione rispetto al suo storico impegno compromette proprio lo scopo di questo strumento democratico. 

Nel 2021, la Commissione UE aveva assunto l’impegno formale a presentare, entro la fine del 2023 una proposta legislativa per vietare l’uso delle gabbie negli allevamenti europei. Una decisione in risposta al successo dell’ICE End the Cage Age che – con il sostegno di una coalizione di 170 associazioni coordinate da CIWF, di cui 20 italiane – aveva raccolto 1,4 milioni di firme certificate. 

L’azione legale “End the Cage Age” presso la Corte di giustizia UE, di cui noi come CIWF sosterremo le spese, è ora la prima a chiamare la Commissione a rispondere della propria inazione in merito a una ICE. Se la Corte di giustizia si esprimerà in favore del ricorso, la Commissione sarà obbligata a pubblicare la propria proposta legislativa, seguendo una tempistica chiara e ragionevole, e a rendere pubblico il proprio dossier sull’ICE End the Cage Age. 

Nessuna giustificazione

Annamaria Pisapia, uno dei sette membri del Comitato dei Cittadini promotori dell’ICE End the Cage Age, afferma: “La Commissione europea aveva dato la sua parola alle cittadine e ai cittadini UE che avrebbe proposto un divieto dell’allevamento in gabbia. Con la sua retromarcia, non ha tradito solo le persone, ma anche i 300 milioni di animali che ogni anno soffrono in gabbia negli allevamenti dell’UE. Non esistono giustificazioni per ulteriori ritardi.” 

Le associazioni italiane della coalizione End the Cage Age hanno dichiarato: “Il ricorso presentato dal Comitato dei Cittadini contro la Commissione ha il nostro pieno sostegno. È un’azione non solo in difesa degli animali ma rappresenta anche tutti quei cittadini e cittadine dell’UE che hanno sostenuto convintamente I'introduzione del divieto di allevamento in gabbia, ritenendo la ICE uno strumento democratico autentico, che avrebbe garantito loro maggior influenza sui processi decisionali dell’UE. Finora non è stato così, purtroppo, ma noi non ci diamo per vinti.” 

Gli animali continuano a soffrire

Ancora oggi infatti oltre 300 milioni tra suini, galline, conigli, oche, vitelli, quaglie e anatre soffrono in gabbia all’interno degli allevamenti dell’Unione europea – vivendo una vita fatta solo di crudeltà e sofferenza. 

Nell’ottobre dello scorso anno, proprio l’Eurobarometro della Commissione Europea ha evidenziato che una schiacciante maggioranza di nove cittadini UE su dieci – circa 400 milioni di persone – ritiene che gli animali non debbano essere allevati in gabbie individuali. Anche i consulenti scientifici della Commissione, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), si sono espressi a favore della graduale eliminazione delle gabbie per motivi di benessere animale per suini, vitelli, galline ovaiole, quaglie, oche e conigli. 

La Commissione stava per presentare la propria proposta legislativa per mettere fine all’allevamento in gabbia lo scorso autunno, quando la presidente Von der Leyen ha messo il tutto in pausa, molto probabilmente dietro le pressioni della lobby agricola.

Cosa puoi fare tu

Dimostra il tuo supporto all’azione legale End the Cage Age sui tuoi canali social, taggando la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nei tuoi post (@vonderleyen). 

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