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La direttrice di CIWF EU Olga Kikou ottiene un grande riconoscimento

News Section Icon Pubblicato 02/11/2022

Il popolare sito americano Vox, specializzato in giornalismo progressista, ha inserito Olga Kikou – direttrice di CIWF EU - nella lista ‘FuturePerfect50’, un elenco delle cinquanta personalità maggiormente attive nella creazione di un futuro migliore, tra scienziati, pensatori, studiosi e scrittori.

Riportiamo tradotto per intero l’articolo pubblicato su Vox il 20 ottobre 2022, Olga Kikou ha contribuito a fare dell'Europa la punta di diamante nella rivoluzione per il benessere degli animali di Kenny Torrella

L'Unione europea potrebbe vietare le gabbie per gli animali negli allevamenti già dal 2027. Si tratta del coronamento di decenni di campagne strategiche e di lavoro di coalizione.

Nonostante la romanticizzazione americana dell'agricoltura europea - si pensi agli agriturismi italiani o al concetto francese di “terroir” - il trattamento riservato agli animali negli allevamenti dal continente europeo non è molto diverso dal tanto criticato sistema industriale degli Stati Uniti. È migliore, ma certamente, non buono. 

Tra qualche anno, però, le cose potrebbero cambiare, grazie soprattutto al lavoro di attivisti come Olga Kikou, dell'organizzazione non-profit Compassion in World Farming, con sede nel Regno Unito. 

Kikou supervisiona le campagne dell'organizzazione per l'Unione europea a Bruxelles e negli ultimi anni ha guidato le battaglie collegate ad una Iniziativa dei cittadini europei – un meccanismo che consente ai cittadini dell'UE di proporre una politica alla Commissione europea – avente per oggetto gli animali allevati a fine alimentare. Questa iniziativa, nello specifico, vieterebbe le gabbie per gli animali allevati nel blocco dei 27 Paesi europei ed è sulla buona strada per avere successo. Se tutto va come previsto, farà uscire dalle gabbie circa 340 milioni di animali. 

L'approvazione di un'Iniziativa richiede molto lavoro: gli organizzatori devono raccogliere un milione di firme certificate di cittadini europei in un anno. Se ci riescono, la Commissione europea decide se prendere in considerazione o meno l'Iniziativa. Se la Commissione accoglie positivamente le richieste dell’ICE, invia una proposta formale al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea perché la votino. 

Da settembre 2018 a settembre 2019, l’organizzazione di Kikou e altre 170 organizzazioni in tutta Europa hanno raccolto 1,4 milioni di firme per vietare le gabbie per le galline ovaiole, le scrofe da riproduzione, i vitelli allevati per la loro carne, i conigli e altre specie. 

Due anni dopo, nell'estate del 2021, la Commissione europea ha risposto positivamente all'Iniziativa, impegnandosi a redigere entro il 2023 una normativa per eliminare gradualmente le gabbie entro il 2027. Ciò ha rappresentato una pietra miliare nella pluriennale campagna per vietare le gabbie per gli animali negli allevamenti d’Europa, ma non è ancora garantito che riesca a superare il percorso a ostacoli del processo legislativo dell'UE come previsto.  

Sebbene il Parlamento abbia già approvato una risoluzione a sostegno dell'Iniziativa e il Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides sia pienamente d'accordo, gli Stati membri dell'UE potrebbero ancora indebolirla o ritardarla. 

Compassion in World Farming e molti altri gruppi hanno lavorato per decenni a Bruxelles e in tutta l'Unione europea per implementare divieti parziali e totali delle gabbie per varie specie animali e per convincere decine e decine di aziende alimentari, come catene di fast food e supermercati, a eliminare le gabbie dalle loro catene di approvvigionamento. Questi decenni di lavoro potrebbero presto dare i loro frutti in quello che sarà sicuramente a livello mondiale il più grande progresso per il benessere degli animali negli allevamenti mai ottenuto. 

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