Accogliamo come “importante passo avanti” l'introduzione di standard di base per il benessere dei pesci allevati da parte di due schemi di certificazione internazionali. 

Quali sono i nuovi standard? 

Uno dei principali schemi di certificazione dei prodotti ittici al mondo - l'Aquaculture Stewardship Council (ASC) - ha annunciato un progetto di standard per una macellazione che comporti ai pesci la minor sofferenza possibile, tra cui il divieto di utilizzare la miscela di acqua e ghiaccio, un metodo di macellazione crudele che porta i pesci a lottare per la propria vita mentre il ghiaccio gli si incastra nelle branchie. L’annuncio arriva a distanza di un anno da quello di Friends of the Sea, che aveva annunciato l’obiettivo di diventare la prima e unica certificazione a introdurre standard specie-specifici di benessere, al fine di migliorare l'allevamento, la macellazione, il trasporto, la manipolazione e la formazione sul benessere dei pesci. 

In Italia, circa 271.238 mega tonnellate di pesce sono certificate da Friends Of The Sea e 4.528 mega tonnellate sono certificate da ASC. Si tratta dell'equivalente di centinaia di milioni di pesci ogni anno. 

C’è ancora molto da fare 

Anche se abbiamo accolto queste decisioni con favore,  è importante ricordare che c’è ancora molto da fare per migliorare le vite dei pesci che soffrono silenziosamente negli allevamenti intensivi sommersi. 

Altre problematiche relative al benessere dei pesci sono il sovraffollamento e la fame, la mancanza di arricchimenti ambientali e la scarsa qualità dell'acqua. Ad esempio, la privazione del cibo può comportare parziali benefici per i pesci, in quanto lo svuotamento dell'intestino prima del trasporto implica una minore quantità di deiezioni nell'acqua durante lo spostamento. Tuttavia, alcuni pesci possono essere privati di cibo per più di due settimane, seppure di solito siano sufficienti due o tre giorni per svuotare l'intestino. 

I pesci meritano una vita degna  

I pesci sono creature senzienti e recenti ricerche scientifiche hanno scoperto che non solo provano dolore e paura ma – come molti altri animali – esplorano, viaggiano, socializzano, cacciano e giocano. Per migliorare il benessere dei pesci allevati è importante che gli allevamenti assicurino una macellazione che comporti la minor sofferenza possibile, un trattamento con rispetto e condizioni che garantiscano una buona qualità dell’acqua e ambienti adeguati alle loro esigenze fisiche, mentali e comportamentali.  

Molte certificazioni si concentrano principalmente sull’impatto ambientale e sulla sostenibilità degli stock ittici e prevedono vaghe o inadeguate per la tutela degli animali. Ciò significa che spesso i pesci vengono uccisi in modo crudele, soffrendo morti lente e dolorose per asfissia, schiacciamento o addirittura sventramento da vivi. 

Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia, commenta: “L’aggiunta di questi primi standard sul benessere dei pesci, alcuni dei quali sono ancora in fase progettuale, è un’ottima notizia e un importante passo avanti per milioni di pesci. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per migliorare la vita dei miliardi di individui che soffrono silenziosamente negli allevamenti sommersi di tutto il mondo.” 

“Proprio come gli altri animali, i pesci sono esseri intelligenti e senzienti che hanno bisogno di essere protetti dalla crudeltà – un dato di fatto su cui sappiamo i consumatori sono d’accordo. L'adozione di standard di benessere da parte degli schemi di certificazione dei prodotti ittici dà a chi consuma pesce la possibilità di scegliere prodotti più rispettosi del benessere di questi animali. Stiamo lavorando con gli schemi di certificazione dei prodotti ittici proprio per garantire che i nuovi standard di benessere animale siano implementati correttamente e che gli schemi che devono ancora fare il primo passo in campo di benessere animale ricevano il supporto di cui hanno bisogno”