Il 22 Maggio CIWF, insieme ad altre 18 organizzazioni impegnate a livello globale per la protezione della salute umana e il benessere degli animali, ha sottoscritto una dichiarazione congiunta spiegando perché la bozza di elenco di antimicrobici da riservare alle sole cure umane stilata dalla Commissione europea rischia di tradire lo scopo per cui è stata redatta, ovvero proteggere la salute umana e il benessere degli animali.

L’elenco degli antibiotici vitali per la salute umana

In base al regolamento 2019/6, la Commissione europea è tenuta a redigere un elenco di antimicrobici che dovranno essere usati per le sole cure umane, non utilizzabili quindi in ambito veterinario, in modo da preservare i farmaci che sono più importanti per la salute umana e contrastare l'antibiotico-resistenza.

Tuttavia, la bozza di elenco di antimicrobici proposta dalla Commissione europea il 19 aprile di quest’anno non sarà in grado di proteggere né la salute umana né il benessere degli animali.;

Gli antibiotici inseriti nella lista dalla Commissione europea non sono infatti attualmente autorizzati per l’uso veterinario nella produzione alimentare in Unione Europea e la loro aggiunta all'elenco, quindi, non modificherà le attuali pratiche di allevamento intensivo che si basano sull'uso di altri antimicrobici, non contrubuendo dunque a frenare la crescente minaccia della resistenza antimicrobica (AMR).

Le raccomandazioni dell’agenzia europea per i medicinali

L'elenco proposto dalla Commissione europea si basa sulla raccomandazione dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA), pubblicata nel febbraio 2022.

Questa raccomandazione, tuttavia, non affronta le preoccupazioni per il benessere degli animali legate all'uso eccessivo e scorretto degli antimicrobici.

Il contestato criterio C (indicante farmaci che non rappresentano un bisogno essenziale per la salute degli animali), utilizzato per stilare l'elenco, valuta solo l’uso di antimicrobici alternativi senza considerare una riduzione degli antimicrobici che sarebbe possibile grazie a pratiche di allevamento responsabili.

Inoltre, pur ammettendo l'importanza di diversi antimicrobici per la salute umana e il rischio di trasmissione della resistenza dagli animali all'uomo, l'EMA ha consigliato di continuare a utilizzarli per la cura degli animali presenti nella produzione alimentare e per quelli da compagnia con il pretesto di preservare la salute e il benessere degli animali.

Cosa chiediamo

Le organizzazioni che hanno sottoscritto la lettera sono preoccupate per l'assenza, nella lista, di antimicrobici vitali per la salute umana, alcuni dei quali costituiscono l’ultima opzione di trattamento medico.

Se l'elenco verrà adottato nella sua forma attuale, questi medicinali prioritari continueranno a essere utilizzati per sostenere pratiche di allevamento scorrette.

Chiediamo quindi alla Commissione europea di rivedere l'elenco e di prendere in considerazione i consigli basati sui dati forniti dalle organizzazioni della società civile.

Solo in questo modo l'elenco potrà diventare uno strumento significativo per preservare l'efficacia degli antimicrobici chiave e, in ultima analisi, affrontare la resistenza antimicrobica.

Chiediamo inoltre che la Commissione europea stabilisca un calendario chiaro per la revisione periodica dell'elenco che migliorerebbe la trasparenza e la supervisione del processo.