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Sentenza senza precedenti sull’esportazione di animali

News Section Icon Pubblicato 29/04/2015

Con una sentenza storica, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che la legislazione sul benessere animale relativa al trasporto di animali vivi si applica anche quando gli animali lasciano l’Unione europea.
Le regole dell’Unione Europea stabiliscono che, dopo 28 ore di viaggio, le vacche e le pecore devono essere fatte scendere dal mezzo e hanno diritto ad una pausa di 24 ore, oltre a cibo ed acqua.
Attualmente, la maggior parte degli Stati Membri non applica la normativa in questo modo, permettendo a chi esporta animali vivi oltre i confini dell’Unione di ignorare gli standard europei. Fortunatamente, la Corte di Giustizia Europea ha chiarito che il regolamento sul trasporto è valido anche quando gli animali lasciano il territorio comunitario.

Un caso senza precedenti

Peter Stevenson, Chief Policy Advisor di CIWF International, ha dichiarato: “Questa sentenza ha importanti implicazioni per tutti i trasporti di animali vivi. Le autorità degli Stati Membri devono assicurarsi al momento della partenza che le leggi europee sul trasporto  vengano rispettate durante tutto il viaggio, non solo per la parte che avviene nell’Unione Europea. Esige, inoltre, migliori condizioni per gli animali nei terribili viaggi che compiono dall’UE verso la Turchia, il Medio Oriente e il Nord Africa. Naturalmente noi crediamo che questo commercio debba scomparire del tutto.”

Perchè ora?

Il caso è emerso grazie alle autorità tedesche che si sono rifiutate di autorizzare un'azienda ad esportare vacche vive dalla Germania all’Uzbekistan.
Le mucche trasportate dall’azienda tedesca avrebbero dovuto viaggiare per 10 giorni attraverso Polonia, Bielorussia, Russia e Kazakhistan, con soltanto due pause previste per scaricare gli animali dal veicolo e soltanto 24 ore di riposo. Il viaggio fra le due fermate sarebbe durato ben 146 ore.

Cosa dice la Corte di Giustizia Europea

Il comunicato stampa della Corte di Giustizia Europea afferma:”I requisiti relativi agli intervalli per l’approvvigionamento di acqua e cibo e i periodi di riposo vengono applicati anche in quelle fasi del trasporto che avvengono fuori dall’Unione europea.

Questo significa che gli Stati Membri hanno il diritto di, e sono legalmente obbligati a, rifiutarsi a consentire viaggi per l’esportazione di animali vivi se gli esportatori non sono in grado di provare che rispetteranno la normativa europea sul trasporto sia nell’Unione europea che altrove. In particolare, questo vale a proposito di quanto spesso gli animali hanno diritto al riposo e ad avere cibo ed acqua.

Cosa stiamo facendo

CIWF lavorerà con tutti gli Stati Membri e la Commissione Europea perché la sentenza venga completamente implementata.

Troppo spesso le leggi europee sul trasporto vengono ignorate. Questa sentenza richiede agli Stati Membri e alla Commissione europea di garantire che queste leggi, pensate per proteggere il benessere degli animali, siano applicate sia all'intenrno che all'esterno dell’Unione Europea.

L'unica nota negativa è che queste regole non si applicano una volta raggiunta la destinazione finale, al momento della macellazione. Le nostre investigazioni dimostrano che gli animali europei affrontano la macellazione in condizioni terribili e ripugnanti una volta che lasciano l’Unione Europea”.

Chiedi alla Commissione UE di agire per vietare il trasporto di animali vivi dall’Unione Europea verso Paesi non europei.

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