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Terra e suolo

La produzione animale industriale è una delle principali cause del degrado dei nostri suoli. La necessità di coltivare grandi quantità di cereali per nutrire gli oltre 70 miliardi di animali, di cui i 2/3 allevati intensivamente, ha favorito il diffondersi delle monocolture, basate sull’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi. Questo ha contribuito a peggiorare la qualità del suolo, compromettendo la biodiversità, gli habitat naturali come le foreste, favorendo la desertificazione.
La Commissione Europea sottolinea che “il 45% dei terreni europei hanno problemi di qualità del suolo, evidenziati dai bassi livelli di materia organica” (IV). Un’altra ricerca mostra che la biodiversità del suolo sul 56% del territorio della UE è a rischio, con l’agricoltura intensiva come principale fattore responsabile della perdita di biodiversità (V). A livello globale, circa il 33% dei terreni sta affrontando un degrado che va dal moderato al serio (VI).

Il sistema di allevamento fa la differenza

Uno studio del 2014 ha evidenziato che i prodotti di origine animale derivanti da sistemi industriali di solito utilizzano più terra coltivata rispetto ai prodotti animali derivanti da sistemi di allevamento al pascolo o misti, perchè hanno bisogno di enormi quantità di cereali per nutrire gli animali (VII).
Al contrario, coltivando i cereali come cibo per l’uomo, riducendo il numero di animali allevati e mandando gli stessi al pascolo, i benefici sono evidenti. Innanzitutto, si potrebbe sfamare un numero maggiore di persone utilizzando la stessa quantità di terra ed evitando la prevista espansione delle terre coltivate a scapito di pascoli, savane e foreste, il che rappresenterebbe un danno ambientale per l’emissione di carbonio nell’atmosfera, la perdita di biodiversità e l’erosione dei mezzi di sussistenza delle popolazioni indigene che accompagnano la deforestazione.


A livello globale, mediamente un ettaro di terra coltivata a cereali produce sufficienti calorie per nutrire 10 persone. Ma siccome il 36% dei cereali prodotti a livello mondiale è utilizzato per sfamare gli animali, un ettaro di terra coltivata a cereali produce le calorie necessarie per nutrire solo 7 persone. In secondo luogo, la terra coltivata potrebbe essere sfruttata in maniera meno intensiva.
Infatti, se la quantità di colture utilizzate come mangime animale venisse ridotta, la terra coltivata potrebbe essere sfruttata in modo meno intensivo, consentendo il ripristino della qualità dei terreni agricoli grazie a metodi quali rotazioni, coltivazione di legumi, concime verde e animale.

 

Fonti

  1. Communication from the Commission on the European Innovation Partnership 'Agricultural Productivity and Sustainability'. 29.2.2012. http://ec.europa.eu/agriculture/eip/pdf/com2012-79_en.pdf
  2. Gardi C et al, 2013. An estimate of potential threats levels to soil biodiversity in EU. Global Change Biology (2013), doi: 10.1111/gcb.12159
  3. http://www.fao.org/soils-2015/faq/en/
  4. Westhoek H et al, 2014. Food choices, health and environment: Effects of cutting Europe’s meat and dairy intake. Global Environmental Change, Vol 26, May 2014 p196-205. http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959378014000338
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