Il fenomeno del land grabbing (accaparramento delle terre) è strettamente connesso con la sofferenza degli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi. I nostri operatori hanno documentato cosa succede in Argentina, uno dei maggiori produttori di soia al mondo (oltre 40 milioni di tonnellate prodotte nel 2012 – dati Faostat).
La soia, che viene prodotta in Argentina, viene imbarcata e trasportata in tutto il mondo per nutrire bovini, suini e polli; cibo ad alto impatto ambientale che finirà sulle nostre tavole.
E più la popolazione mondiale cresce e più la domanda di carne e quindi di mangimi sale. Una corsa all’oro verde e all’accaparamento delle terre che lascia i contadini argentini con un territorio sempre più povero, pieno di pesticidi, incapace di produrre qualsiasi altra pianta, frutto o legume se non la soia. La gente che abita vicino alle aree coltivate con la soia si ammala: “Non chiedo soldi. Desidero solo la salute dei miei figli” così ci racconta una donna riferendosi a sua figlia colpita da tempo dalla leucemia.
La triste realtà è che l’allevamento intensivo, la maggiore causa di sofferenza per gli animali, continua a danneggiare non solo il benessere degli animali ma anche la salute dell’uomo e l’integrità del nostro pianeta.
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