Quest’anno abbiamo intensificato la campagna a tutela della storica vittoria contro l’uso delle gabbie negli allevamenti dei paesi dell’UE.

Dopo che nel giugno 2021 la Commissione UE ha annunciato di voler proporre una legge per l’eliminazione graduale delle gabbie per 300 milioni di animali ogni anno, l’industria zootecnica ha iniziato un’intensa attività di pressione per opporvisi.

Per questo, abbiamo commissionato un rapporto sugli strumenti finanziari accessibili agli allevatori per attuare la transizione a sistemi cage-free. E, per aumentare la pressione politica, abbiamo condotto e lanciato una nuova scioccante video inchiesta che ha mostrato tutta la sofferenza nella maternità in gabbia delle scrofe.

Con il tuo sostegno abbiamo continuato e intensificato la nostra campagna “End the Cage Age”, “Basta animali in gabbia”.

Cosa succederà adesso...

Con il tuo sostegno:

• Continueremo a ricordare alla Commissione UE il suo impegno a presentare una legge per l’eliminazione graduale delle gabbie negli allevamenti e lavoreremo senza sosta per convincere i singoli Stati membri, a partire dall’Italia, a sostenere il divieto di uso delle gabbie.
• Di fronte a una nuova sfida legale da parte dei produttori di carne suina, Compassion USA continuerà a lottare, insieme ad altre organizzazioni, per garantire il mantenimento del divieto di allevamento in gabbia in California.

All’inizio del 2022, insieme a Four Paws e WeMove, abbiamo consegnato una petizione contro l’esportazione di animali vivi che ha raccolto 900.000 firme.

Successivamente, oltre 130 organizzazioni in 45 paesi si sono unite alla Giornata Internazionale contro l’esportazione di animali vivi da noi indetta.

Nel frattempo, la Commissione europea sta riesaminando le norme per il trasporto di animali vivi nell’UE, e noi continueremo a chiedere che venga attuata la richiesta dei cittadini di abolire questo commercio crudele e inutile.

Cosa succederà adesso...

Con il tuo sostegno:

• Continueremo a fare pressione affinché nella imminente revisione della legislazione europea venga inserito il divieto di esportazione di animali allevati vivi per l’ingrasso o la macellazione al di fuori dei paesi UE.

Nel gennaio 2022 è entrata in vigore nella UE una importante nuova legge che grazie al tuo sostegno siamo riusciti a far approvare.

Ora è diventato illegale per gli allevatori fare un uso sistematico degli antibiotici per prevenire malattie negli animali sani o per compensare pratiche di allevamento carenti e scarse condizioni igieniche. Un importante passo avanti per impedire che farmaci vitali vengano usati impropriamente per sostenere allevamenti insalubri e disumani.

Cosa succederà adesso...

Con il tuo sostegno:

• Lavoreremo per garantire la piena attuazione del divieto europeo di utilizzo sistematico di antibiotici negli allevamenti.

Nel corso dell’ultimo anno abbiamo scatenato vere e proprie tempeste sui social per protestare contro la bozza di decreto ministeriale SQNBA (Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale) che avrebbe di fatto classificato come rispettosi del benessere animale anche i prodotti provenienti da allevamenti intensivi.

In più di un’occasione sono stati inviati oltre 30.000 tweet, bombardando di commenti le bacheche delle pagine ufficiali dei decisori politici.

I nostri sforzi non sono stati vani: quando il progetto è stato infine approvato, nel luglio del 2022, includeva alcune delle modifiche da noi richieste.

Cosa succederà adesso...

Con il tuo sostegno:

• Continueremo a sorvegliare l’operato dei decisori politici per assicurarci che le nostre richieste siano rispettate anche quando il progetto di etichettatura “benessere animale” verrà implementato.
• Lanceremo campagne per far in modo che i criteri del Better Chicken Commitment (BCC), uno standard al momento volontario e migliorativo delle vite dei polli “da carne”, vengano inseriti nella legislazione UE e nelle politiche nazionali

In seguito alla nostra inchiesta che ha denunciato la crudeltà endemica degli allevamenti di salmone scozzesi, abbiamo presentato una lettera aperta al governo di Edimburgo, firmata da oltre 130.000 persone, in cui si chiedeva una moratoria sull’espansione di questa industria.

Il nostro rapporto sull’allevamento intensivo dei polipi, il primo del suo genere, ha raggiunto una copertura mediatica potenziale di 2,5 miliardi di persone, aumentando la pressione contro il primo allevamento industriale di polipi al mondo, in Spagna.

E, in seguito alla revisione in corso da parte della Commissione UE della legislazione sugli animali allevati a scopo alimentare, oltre 50.000 persone hanno già firmato la nostra petizione che richiede norme più severe per proteggere il benessere di circa un miliardo di pesci allevati ogni anno.

Cosa succederà adesso...

Con il tuo sostegno:

• Mostreremo i danni causati dalla dipendenza dell’acquacoltura dai mangimi ricavati da pesci selvatici, e spingeremo affinché le Direttive comunitarie sul benessere animale prendano in considerazione tutti gli aspetti relativi al benessere dei pesci.

Cosa succederà adesso...

Con il tuo sostegno:

• Continueremo a sostenere la costruzione di un movimento di difesa degli animali allevati in Giappone, Indonesia e Corea del Sud attraverso il nostro programma di sostegno alle associazioni operanti in Asia.