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Il polpo è una delle creature più affascinanti dei mari. Esploratore solitario dei fondali oceanici, questa creatura curiosa è unica sotto molti aspetti e l'interesse per questo animale è salito alle stelle negli ultimi anni.

Purtroppo, il polpo ha attirato anche un altro tipo di attenzione: a causa della domanda sempre più elevata per la sua carne, l'industria dell'acquacoltura sta sperimentando l'allevamento intensivo di polpi, sollevando preoccupazioni relative al benessere degli animali e alla sostenibilità ambientale.

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Chi è il polpo?

Il polpo è un mollusco cefalopode marino, come i calamari e le seppie. Esistono diverse specie di polpo che si trovano in tutto il mondo, nelle acque temperate e tropicali. In questo articolo ci concentreremo sul polpo comune (Octopus vulgaris), la principale specie di interesse per l'allevamento in Europa.

Il polpo cresce velocemente, fino a 3-10 kg1, e ha una vita breve2 e solitaria (tra gli uno e i due anni), trascorsa nascondendosi nelle tane, esplorando i fondali marini (anche se alcune specie vivono in mare aperto) e cacciando piccoli pesci, crostacei e molluschi come granchi, vongole e lumache di mare3. È una specie semelpara4, le femmine hanno un unico episodio riproduttivo e muoiono subito dopo.

Ha un becco, che usa per rompere le conchiglie e le parti dure delle prede, ed è l'unica parte dura del corpo. L'assenza di ossa permette al polpo di infilarsi in spazi molto stretti5. Il suo sangue è blu perché a base di rame, anziché di ferro e rosso come il nostro, e scorre attraverso il suo corpo grazie a tre cuori6.

Oltre a un cervello centrale, la maggior parte dei suoi neuroni risiede nel sistema nervoso periferico, situato nelle otto braccia: 300 milioni di neuroni, contro gli 80 milioni del cervello, permettono a ogni braccio di sentire e toccare in modo indipendente7. Usa queste braccia, tra l'altro, per camminare sul fondale marino. Per nuotare, invece, utilizza la propulsione a getto.

Un polpo visto di profilo attraverso uno dei suoi tentacoli arrotolato
© iStock

I superpoteri del polpo

Oltre a essere tra gli invertebrati più intelligenti e distinti dal punto di vista comportamentale, le caratteristiche più straordinarie del polpo sono probabilmente la capacità di rigenerare le braccia8 quando ne perde una e la possibilità di cambiare forma, consistenza e colore in pochi millisecondi9.

I polpi usano questo superpotere per mimetizzarsi e confondersi con l'ambiente circostante, in modo da poter sfuggire meglio ai predatori e cacciare le prede, o, al contrario, per mandare segnali evidenti.

Un polpo perfettamente mimetizzato con la sabbia di un fondale marino
Un polpo perfettamente mimetizzato © iStock

Sebbene il polpo sia daltonico e possa vedere solo in scala di grigi10, la sua visione è molto migliore di quella umana, in quanto è in grado di distinguere il piano di polarizzazione della luce11.

Queste creature uniche sono anche in grado di "assaggiare" l'ambiente circostante12: grazie ai chemorecettori situati nelle loro ventose, possono rilevare i cambiamenti chimici nel loro ambiente immediato.

Inadatto all'allevamento

La carne di polpo è ampiamente consumata: solo in Italia si stima che ne vengano consumate 60.000 tonnellate all'anno. A causa del declino delle popolazioni selvatiche, per decenni l'industria dell'acquacoltura ha tentato di allevare i polpi, esplorando lo sviluppo di gabbie a rete in mare aperto e di vasche a terra. Tuttavia, le loro caratteristiche eccezionali li rendono assolutamente inadatti all'allevamento intensivo.

Il nostro video denuncia il progetto di allevare intensivamente i polpi, una specie intelligente e complessa

I polpi, senzienti13 e altamente intelligenti, soffrirebbero molto nei sistemi di allevamento intensivo, che prevedono l'allevamento ad alta densità in vasche o gabbie sterili. Queste condizioni, diverse dal loro ambiente naturale e prive di qualsiasi arricchimento o complessità, potrebbero portare queste creature solitarie a episodi di autolesionismo, aggressività e cannibalismo14. Cercando di sfuggire ad altri polpi aggressivi o alla manipolazione umana attraverso la loro propulsione a getto, questi animali potrebbero ferirsi la pelle delicata.

È particolarmente preoccupante che non esista un metodo di macellazione indolore scientificamente validato15. Si stanno studiando metodi chimici, che però contaminerebbero il prodotto finale. Inoltre, i polpi d'allevamento non sarebbero protetti né dalla legislazione dell'Unione europea, né da quelle americana, messicana o giapponese.

Problemi per l'ambiente

L'allevamento del polpo non sarebbe solo incredibilmente crudele, ma anche dannoso per l'ambiente, in quanto comporterebbe un grande impiego di risorse e la creazione di molti rifiuti.

Un polpo si nasconde all'interno di una conchiglia sul fondale marino
© iStock

I polpi sono carnivori e, nell'arco della loro vita, mangiano fino a tre volte il loro peso: avrebbero bisogno di una dieta di alta qualità che includa prede vive e un numero elevato di pesci.

L'alimentazione speciale per i polpi è in fase di studio, ma molto probabilmente includerebbe mangimi a base farina di pesce e olio di pesce, entrambi provenienti da pesci foraggio, come acciughe, sardine, aringhe e sgombri. Queste specie sono fondamentali per le catene alimentari marine e per il 90% sono anche adatte al consumo umano16.

Poiché sarebbe inefficiente, crudele, fonte di spreco e dannoso per gli ecosistemi marini, l'allevamento del polpo non può far parte di un sistema alimentare sostenibile.

Sofferenza in mare

La minaccia dell'allevamento non è l'unica che incombe sui polpi: anche in natura devono affrontare diverse sfide. Qui vengono catturati con diversi metodi, come la pesca a strascico, molto distruttiva per gli ecosistemi marini, o con trappole o nasse, ma anche come catture accessorie.

I polpi sono creature fragili e sia la cattura che la successiva manipolazione possono causare loro grande stress e lesioni. I metodi di macellazione citati dalla letteratura per i polpi selvaggi, come la bastonatura della testa, il taglio del cervello, l'asfissia e altri ancora, causano notevoli sofferenze, pertanto sono urgentemente necessarie alternative indolori, che assicurino che i polpi siano resi immediatamente incoscienti prima dell'uccisione, per evitare gravi sofferenze.

Scopri di più nella sintesi del nostro report "Allevamento di polpi: un disastro annunciato"

Polpo nel mio piatto?

Non possiamo permettere che questo affascinante e senziente animale selvatico venga sfruttato e soffra in sistemi intensivi, vivendo una vita che semplicemente non vale la pena di essere vissuta. Per questo motivo, consigliamo di ridurre o evitare il consumo di carne di polpo, preferendo alternative a base vegetale come il sostituto del polpo a base di proteine di funghi, recentemente lanciato sul mercato.

Sebbene l'azione individuale sia fondamentale per prevenire la crudeltà e i danni ambientali associati all'allevamento del polpo, dobbiamo unirci e chiedere di fermare la sofferenza prima che abbia inizio: se non l'hai ancora fatto, puoi firmare la nostra petizione END.IT per chiedere ai leader mondiali di proteggere il polpo dagli allevamenti intensivi e mettere fine a questo sistema disastroso, una volta per tutte.

1 e 2 Nafkha, Basma & Rocha, Francisco & Chemmam, Bachra & Velasco, Cristina & Ezzeddine-Najai, Soufia & Jarboui, Othman & Ben Abdallah, Olfa. (2019). How long can Octopus vulgaris live? An extended life cycle in southern Tunisian coasts from age estimation using stylet analysis. 60. 243-252. 10.21411/CBM.A.DE35B895.

3 Ajana, R., Techetach, M. & Saoud, Y. Diet of Octopus vulgaris from the Moroccan Mediterranean Coast. Thalassas 34, 415–420 (2018). https://doi.org/10.1007/s41208-018-0084-z

4 Animal Diversity, Octopus Vulgaris https://animaldiversity.org/accounts/Octopus_vulgaris/

5 Olivia Judson, Why Do Octopuses Remind Us So Much of Ourselves?, National Geographic https://www.nationalgeographic.com/magazine/article/octopus-anatomy-cephalopod-disguise-evolution

6 Lisa Hendry, Octopuses keep surprising us - here are eight examples how, National History Museum https://www.nhm.ac.uk/discover/octopuses-keep-surprising-us-here-are-eight-examples-how.html

7 Dani Ellenby, Do octopuses’ arms have a mind of their own?, Okinawa Institute of Science and Technology, https://www.oist.jp/news-center/news/2020/10/29/do-octopuses-arms-have-mind-their-own

8 Imperadore, P., Shah, S., Makarenkova, H. et al. Nerve degeneration and regeneration in the cephalopod mollusc Octopus vulgaris: the case of the pallial nerve. Sci Rep 7, 46564 (2017). https://doi.org/10.1038/srep46564

9 Fox Meyer, How Octopuses and Squids Change Color, Smithsonian Institute, https://ocean.si.edu/ocean-life/invertebrates/how-octopuses-and-squids-change-color

10 Carnegie Museum of Natural History, Octopus Mystery: How Do They See Color?, https://carnegiemnh.org/octopus-mystery-how-do-they-see-color/

11 Nora Bradford, Octopuses Are Colorblind. Here’s How They See the World, Scientific American,  https://www.scientificamerican.com/article/octopuses-are-colorblind-heres-how-they-see-the-world/

12 Sara Reardon, How octopuses taste with their arms, Nature, https://www.nature.com/articles/d41586-023-01010-3

13 Lobsters, octopus and crabs recognised as sentient beings, Department for Environment, Food & Rural Affairs, https://www.gov.uk/government/news/lobsters-octopus-and-crabs-recognised-as-sentient-beings

14 CIWF, Uncovering the horrific reality of octopus farming, https://www.ciwf.it/risorse/report/uncovering-the-horrific-reality-of-octopus-farming/

15 e 16 CIWF, Octopus farming: a recipe for disaster, https://www.ciwf.it/risorse/report/octopus-factory-farming-a-recipe-for-disaster/

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